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SEVERINO-DE MAGISTRIS: NON UN CASO INEDITO, MA UN’INGIUSTIZIA DALL’ALTO

Dopo una serie di corsi e ricorsi politici-giudiziari, sembra arrivato finalmente il capolinea, ed è non poco positivo per l’ex magistrato, attualmente Sindaco di Napoli Luigi de Magistris. La sospensiva della sospensione è stata confermata, il Sindaco non sarà sospeso dall’incarico. Lo ha comunicato il presidente del Tribunale di Napoli, Ettore Ferrara.

Il decreto del prefetto è stato sospeso dal giudice ordinario confermando quanto stabilito mesi fa dal Tar. Il passaggio di consegne dal Tribunale amministrativo regionale al tribunale civile non ha perciò modificato la situazione, la continuità amministrativa non è stata perciò intaccata, non vale lo stesso certamente per la questione umana: «Questa sentenza riguarda la mia vicenda e sarò completamente soddisfatto quando la corte d’Appello di Roma mi assolverà. Difendo il diritto a governare, c’è stata la lesione di un diritto soggettivo riconosciuto anche dal tribunale civile. Per me sarebbe stato danno irreparabile», queste le parole che il Sindaco di Napoli ha usato per commentare la sentenza.

Fortissima la polemica che ha inasprito la bocca del Sindaco: «C’è stato accanimento istituzionale contro di me da parte dei nostri resistenti si voleva vendetta politica con trabocchetti istituzionali la battaglia però non è finita. La Severino subentra in un momento particolare era l’avvocato di Prodi parte civile in un processo contro di me, è la Severino nel frattempo ha fatto legittimamente anche la legge».

Sentenza che non potrà non avere effetti anche sul neo eletto governatore Vincenzo De Luca, condannato anch’egli per abuso d’ufficio, anche se in passato de Magistris ha più volte tenuto a precisare come le due situazioni e le due condanne si differenziassero e lo ha fatto anche stavolta: «Non è assimilabile ad altri la mia vicenda perché quando mi sono candidato non esisteva la Severino. – ha dichiarato de Magistris – Ho trascorso nove mesi a fare il sindaco in autonomia ma con la spada di damocle della sospensione pronto ad andare in strada». Nonostante le differenze («la mia vicenda è diversa da tutti»), però, de Magistris ha considerato l’effetto che questa nota positiva potrebbe avere anche su Vincenzo De Luca: «Per Il provvedimento del tribunale può essere utile però anche a De Luca, io sono stato cavia ma non so il governo quello che farà e quindi non so rispondere».

A proposito di quello che farà il Governo, si dice si appresti a varare un decreto legge che aggiungerebbe qualcosa di concreto e un’interpretazione più verosimile alla ormai famosa Legge Severino. Non bisogna, infatti, dimenticare che la Legge Severino adotta due pesi e due misure per quanto riguarda la sospensione dagli incarichi pubblici relativamente a una condanna: se per deputati e senatori si deve aspettare la Cassazione, per dirigenti pubblici, sindaci, consiglieri comunali e regionali, basta la sentenza di primo grado. Sembra quasi un’ingiustizia dall’alto.

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