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SI CHIUDE OGGI,IN PIAZZA SAN PIETRO,L’ANNO STRAORDINARIO DELLA MISERICORDIA.

Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre. Sono le prime parole di Misericordiae Vultus, la Bolla di indizione del giubileo straordinario della misericordia che domenica 20 novembre si chiude. Significativa la data dell’apertura: l’8 dicembre dello scorso anno, a cinquant’anni dalla conclusione del Concilio Vaticano II e Solennità dell’Immacolata Concezione della Vergine Maria, così come quella di chiusura, la Solennità di Cristo Re dell’Universo, che coincide con la fine dell’anno liturgico.

Un giubileo d’eccezione per molti aspetti, fra cui la presenza fin dall’inaugurazione di un Papa emerito, Benedetto XVI e l’apertura della prima Porta Santa spalancata da Papa Francesco a Bangui nella Repubblica Centrafricana lo scorso 29 novembre che ha segnato l’avvio del primo Giubileo “diffuso” nella storia, celebrato per volere di Papa Francesco in contemporanea, a Roma e nelle diocesi di tutto il mondo.

Dopo che settimana scorsa si sono chiuse le Porte Sante nella diocesi di tutto il mondo, domenica 20 novembre Papa Francesco presiede il rito di chiusura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro, concelebrando la Messa con i neocardinali che sabato 19 novembre hanno ricevuto la berretta cardinalizia.

Il 21 novembre Lettera Apostolica del Papa per la fine del Giubileo

Il giorno dopo la chiusura dell’anno santo straordinario della misericordia, lunedì 21 novembre, alle 11.30 si tiene nella Sala Stampa della Santa Sede una conferenza Stampa per la presentazione della Lettera Apostolica di Papa Francesco “Misericordia et Misera”. Ad illustrare il documento pontificio monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione.

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