Massima trasparenza sulle etichette per un consumo consapevole dei prodotti alimentari. Con questo obiettivo l’eurodeputato M5S Piernicola Pedicini, insieme alla collega Isabella Adinolfi, ha presentato una interrogazione alla Commissione europea sul consumo consapevole della “csm”, la carne separata meccanicamente, il “prodotto ottenuto mediante rimozione della carne da ossa carnose dopo il disosso o da carcasse di pollame, utilizzando mezzi meccanici”. Si tratta di un alimento che si trova facilmente sugli scaffali dei supermercati e sulle tavole dei consumatori sotto forma di wurstel di pollo, ripieni di tortellini o piatti pronti a base di pollo come polpette, crocchette, spinacine e cordon bleu. “Il regolamento CE numero 853 del 2004 – scrivono i due europarlamentari – distingue la carne separata meccanicamente ottenuta ad “alta” o “bassa” pressione, in base all’alterazione della struttura ossea e al contenuto di calcio. In particolare, una carne separata meccanicamente “ad alta pressione” provoca una maggiore distruzione delle fibre muscolari, favorendo lo sviluppo batterico, eppure non esistono obblighi per il produttore di chiarirlo sulle etichettature”. I due esponenti del M5S a Bruxelles hanno chiesto alla Commissione europea se, al fine di favorire il consumo consapevole, intenda “introdurre l’obbligo di indicare in etichetta se la “csm” è stata ottenuta ad alta o bassa pressione; se intende fissare una soglia minima di contenuto di calcio per distinguere tra carne macinata e carne separata meccanicamente; se intende “aggiornare la relazione del 23 settembre 2015 sullo stato di applicazione del regolamento 853/2004 relativamente alla carne separata meccanicamente, dato che già rivelava importanti criticità”. Vytenis Andriukaitis, il commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare, ha chiarito che, “pur mantenendo l’obbligo di etichettare l’uso di qualsiasi “csm”, non è in programma la modifica del regolamento relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori tesa ad indicare in etichetta se la carne separata meccanicamente è stata ottenuta mediante trattamento a bassa o ad alta pressione. Anche in merito alla distinzione tra carne macinata e “csm”, i criteri di distinzione sono già stabiliti nelle rispettive definizioni di regolamento”. “Compete agli stati, ha concluso la Commissione, “adottare tutte le misure necessarie per attuare la legislazione in materia di “csm” per garantire che “sia opportunamente etichettata al momento della sua immissione sul mercato” e non è previsto l’aggiornamento della relazione sull’applicazione del regolamento”. “La salute dei consumatori e la qualità dei prodotti devono essere sempre al primo posto” ha commentato l’eurodeputato del M5S Piernicola Pedicini.
PIERNICOLA PEDICINI – Eurodeputato M5S