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Sinistra e Lavoro: l’Alternativa Mediterranea al PD di Renzi

“Sinistra e lavoro”: è questo il nome dell’associazione presentata ieri sera al Pan di Napoli nel corso di un dibattito-confronto che ha visto tra i relatori il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, Claudio Grassi di Rifondazione Comunista, il consigliere comunale Arnaldo Maurino, quest’ultimo presidente della commissione consiliare scuola e istruzione.

E’ stato proprio il consigliere Maurino a introdurre il dibattito ringraziando i presenti , tra i quali esponenti del mondo studentesco, militanti storici di Rifondazione Comunista e del Pdc. “I tempi sono maturi per presentare l’associazione “Sinistra e lavoro”- ha esordito – Finalmente, dopo un percorso intrapreso ed interrotto con Ingroia, adesso si muove qualcosa. E’ ora di intraprendere un percorso politico volto a focalizzarsi sulla priorità assoluta della tutela del lavoro. Le promesse disattese di Renzi, che ha smantellato le garanzie dei lavoratori con la modifica dell’articolo 18 e con l’introduzione del  job act, hanno determinato una crescente delusione dei lavoratori nei confronti del leader del Pd, e al tempo stesso un vuoto politico: uno spazio rivendicato da quei precari della sinistra che non si sentono rappresentati dal Partito Democratico. Le elezioni del prossimo 25 gennaio in Grecia lasciano supporre, considerata la crescente insoddisfazione e impauperimento del popolo ellenico, un trionfo imminente della lista Syriza di Tsipras, con proiezioni più o meno attendibili che si attestano al 29,55. Anche in Spagna segnali analoghi lasciano presagire un’ondata di rinnovamento in politica. E’ tempo, quindi, di costruire un’alternativa democratica, una sinistra che sappia contrapporsi alle politiche neoliberiste degli ultimi anni”.

Un’attenzione prioritaria al lavoro e un occhio al multiculturalismo, alla tolleranza e all’integrazione  fra etnie e religioni è l’aspetto del movimento, aspetto sottolineato, nel corso del dibattito, dall’interessante testimonianza di Suleiman, esponente della comunità palestinese che, spaventato e inorridito dal recente e drammatico eccidio avvenuto di recente in Francia (l’attentato omicida alla redazione francese del periodico Charlie Hebdo), compara questo gravissimo  episodio ad un nuovo 11 settembre del Mediterraneo e mette in guardia da analoghi e violenti attentati: “Guardate oltre i confini nazionali, prendete coscienza del mondo circostante e delle inevitabili tensioni dovute all’atavico sfruttamento di alcune popolazioni africane”: questo il suo monito. Inevitabili, a suo dire le tensioni dovute a inarrestabili flussi migratori, costituiti da popoli in fuga da luoghi tribolati da guerre e miseria.

Il mondo studentesco, attraverso Luca, appena ventitre anni, guarda, invece, la politica oltre i confini nazionali con Podemus e i suoi indignati eurocritici in Spagna e al partito Syriza in Grecia guidato da Tsipras, dove, stando alle recenti proiezioni ci sarebbe un consenso che si attesterebbe al 34,7%: sono questi per lui gli scenari ai quali ispirarsi.

Focus sul precariato giovanile dunque, anche grazie alla testimonianza di Stefano Ianniello (Rete della conoscenza) che ha parlato di abbandono scolastico e di precariato, di fuga di cervelli e di stage sottopagati, e a Mariano Di Palma, rappresentante nazionale dell’Unione degli studenti, quest’ultimo molto critico verso il job act e il governo Renzi, grazie al quale – dichiara – si registrano in Italia 6 milioni di poveri.

Per il consigliere comunale Pietro Rinaldi, l’autunno caldo registratosi in Italia (Terra dei Fuochi e vicende No Tav), non hanno fornito la spinta necessaria a creare nuovi movimenti di sinistra analoghi a quelli della Grecia. “Ma l’amministrazione De Magistris – ha dichiarato – costituisce un unicum, un esempio virtuoso dal quale ripartire per creare una  nuova sinistra”. Entusiasta ed ottimista anche l’assessore al patrimonio Alessandro Fucito, che ha definito “Sinistra e lavoro” una sfida, un’associazione che si gioverà del contributo delle forze politiche esistenti e che dovrebbe risvegliare il senso civico dei cittadini, chiamati tutti, indistintamente a far parte di tale progetto.

“Una grande strada per un’alternativa democratica”: è così che il sindaco di Napoli Luigi de Magistris definisce il nuovo movimento nascente, ideato per creare una nuova identità per una sinistra che non si sente rappresentata. “Renzi non è un uomo di sinistra – dichiara – Il decreto sblocca Italia e le scellerate politiche liberiste da lui messe in atto ne sono una evidente dimostrazione. Un paese deturpato da cementificazioni selvagge e da pericolose trivellazioni è quanto ci aspetta se non ci opponiamo questi nefasti progetti volti ad espropriarci delle nostre terre”.

“La città di Napoli – aggiunge – è stata gestita in modo virtuoso superando notevoli criticità (vedi patrimonio, rifiuti , acqua pubblica), senza svendere o immolare nessuna risorsa pubblica o posti  di lavoro. Partire dalla città metropolitana  di Napoli per creare una nuova realtà politica analoga a quella di altri Paesi del Mediterraneo è una sfida che richiede una partecipazione collettiva, un coinvolgimento che avverto quotidianamente nel mio confronto con i cittadini, nei quali fermamente confido per vincere una sfida rivoluzionaria  che si prefigge come obiettivo, quello di rendere il Sud fieramente protagonista del proprio destino”.

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