Almeno 18 persone sono morte dopo una esplosione avvenuta nel nord della Siria, al confine con la Turchia. La deflagrazione ha fatto crollare un edificio di 5 piani. Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani il quale però non è in grado di dire se le vittime siano tutte civili. I volontari dei cosiddetti ‘Caschi bianchi’ fanno sapere che l’esplosione è avvenuta nel villaggio di Sarmada e che “ci sono molti morti e feriti”. Diverse persone sarebbero ancora sepolte sotto le macerie. Non è ancora chiaro cosa abbia provocato l’esplosione anche se l’Osservatorio afferma che un deposito di armi è stato fatto detonare nell’edificio. Il deposito era gestito da un trafficante di armi vicino al Comitato per la Liberazione del Levante legato ad al Qaida.