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SIRIA ,L’OFFERTA DEL PAPA PER LE FAMIGLIE DI ALEPPO

Cibo, bollette e aiuti per i neonati e le nuove famiglie che hanno deciso di sposarsi, nonostante i bombardamenti non cessino e la crisi umanitaria in Siria sembra essere senza fine. I 100mila euro che Papa Francesco ha deciso di donare per la gente di Aleppo, servirà a migliaia di famiglie che soffrono la povertà e continuano a patire la fame, come ha spiegato padre Ibrahim Alsabagh, parroco di Aleppo in Siria. L’attenzione di papa Francesco alla “amata Siria” dimostrata dai suoi continui appelli e moniti al dialogo e alla pace che si era si arricchita di un gesto ulteriore: la donazione di 100mila euro ai poveri di Aleppo e una Messa dedicata alla drammatica situazione della Siria celebrata a conclusione degli Esercizi spirituali di Quaresima, erano state rese note il 10 marzo 2017 la vicedirettrice della Sala Stampa vaticana Paloma Garcia Ovejero. La donazione, grazie anche al contributo della Curia Romana, sarà effettuata tramite la Elemosineria Apostolica attraverso la Custodia di Terra Santa. Va ricordato che nel corso degli Esercizi spirituali di Quaresima, padre Giulio Michelini, anche lui francescano, aveva proposto durante i pasti la lettura del libro del parroco di Aleppo, padre Ibrahim Alsabagh, intitolato “Un istante prima dell’alba”, nel quale vengono raccontate le cronache di guerra e di speranza da Aleppo. Non è un caso, quindi, che lo stesso parroco di Aleppo, avendo saputo della vicinanza ancora una volta espressa dal Papa e dalla Curia Romana abbia voluto ringraziare e assicurare a Francesco la propria quotidiana preghiera per lui: “Lo sentiamo così vicino come se vivesse con noi la nostra vita quotidiana, portando la Croce insieme a noi ad Aleppo. La gente continua a essere dipendente dagli aiuti che noi francescani, in modo principale nella città, cerchiamo di distribuire a tutte le famiglie”. Come ha spiegato il Vicario apostolico di Aleppo dei latini, il dono di papa Francesco potrà essere impiegato per creare progetti per favorire l’occupazione: “Speriamo che presto cominci la ricostruzione che porterà tanto lavoro. Purtroppo ci sono ancora tante famiglie cristiane che partono. Prima della guerra, in Aleppo c’erano 185mila cristiani di tutti i riti. Una comunità molto viva e impegnata anche nella società. Oggi ne sono rimasti meno della metà. I cattolici, poi, sono un piccolo resto. Alcuni sono rimasti per principio, questa è la loro Patria, altri perché non avevano possibilità di emigrare. La mia speranza è che questo gesto del Papa, la vicinanza di tutta la Chiesa possa spingere tante nostre famiglie a tornare”.

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