La Juventus perde Marchisio ( rottura del legamento e Addio Europei) nella domenica nella quale cala il poker contro il Palermo, volando a più nove sul Napoli, e in attesa ormai soltanto della matematica conferma che le consenta di festeggiare il quinto titolo consecutivo.
I rosanero non dovevano certamente far punti in casa della Vecchia Signora, ma dopo una serie di varie vicissitudini si ritrovano ora penultimi a quota 28 . Per i siciliani la situazione ora si fa seria, trovandosi a due lunghezze dal Frosinone, vittorioso per due a uno in casa del Verona, e a tre punti dal Carpi quart’ultimo, a sua volta travolgente contro il Genoa asfaltato con un 4 a 1, nell’anticipo del sabato. Il punto conquistato contro il Chievo consente invece all’Udinese di tenere il Carpi dietro di quattro punti, un piccolo margine di relativa sicurezza. Nel complesso, la lotta per la salvezza si fa intrigante e pericolosa per molti.
La Fiorentina batte il Sassuolo per 3 a 1 e si porta a due punti dall’Inter e a sei dalla Roma, terza in classifica. Per il Sassuolo invece, nonostante la sconfitta, la lotta per un posto in Europa League resta apertissima.
La Roma spreca una clamorosa opportunità. In vantaggio di due golas in casa dell’Atalanta, la squadra di Spalletti si fa riprendere e addirittura superare, finendo sul tre a due per gli uomini di Reia grazie alla doppietta del napoletano Borriello, prima che Totti appena entrato riesca a fissare il risultato sul definitivo 3 a 3. Un pareggio che consente ai giallorossi di recuperare un solo punto sul Napoli che resta distante cinque lunghezze, e che dà all’Inter la possibilità di portarsi a meno quattro dai capitolini.
Venendo al big match del sabato sera, l’Inter batte meritatamente il Napoli per 2 a 0. La squadra di Sarri giocherebbe anche un buon primo tempo, se desse maggiore concretezza al proprio gioco. L’Inter passa in vantaggio dopo pochi minuti grazie ad un gol di Icardi in posizione di fuorigioco che vedono tutti, tranne l’assistente di linea. Tuttavia, la reazione degli azzurri è poca cosa, con due soli tiri nello specchio ben parati da Handanovic in novanta minuti, oltre ad un tiro di Callejon nella ripresa. Il raddoppio è frutto di un clamoroso errore della difesa, che si perde Jovetic, distanze, e Brozovic, il quale realizza il due a zero tutto solo davanti a Reina. Molto male la linea difensiva azzurra, come tutto il Napoli, soprattutto nel secondo tempo. Nella ripresa ci si aspetterebbe una reazione che non arriva mai. La manovra è lenta , il Napoli è senza idee e Gabbiadini è un fantasma. Sarri cambia uomini senza cambiare ritmo. Mertens per Insigne è un copione predefinito che si ripete indipendentemente dalle situazioni di campo, e questo non può andar bene. L’Inter era arroccata e in vantaggio di due reti, e le soluzioni in questi casi sono tre: conclusioni dalla distanza, giocata del singolo e aggiramento sulle fasce. Insigne non stava facendo bene, ma come lui nessuno. Tuttavia il napoletano è uno di quelli con maggior talento, anche sui calci piazzati. Inoltre giocare con un attaccante in più tentando di raddoppiare gli esterni non è un azzardo folle, se giochi contro un muro ben organizzato e devi recuperare un doppio svantaggio. Senza considerare che Hysaj ed Hamsik restano troppo bloccati. Forse non è un caso che sia proprio l’ Inter la squadra che ha messo il Napoli maggiormente in difficoltà ( all’andata finì 2 a 1 per i partenopei, grazie ad una doppietta esclusivamente made in Higuain, con un doppio palo nerazzurro nel finale. Inoltre è stata proprio l’Inter ad aver eliminato il Napoli il Coppa Italia). I nerazzurri non hanno una straordinaria organizzazione in fase di possesso e non hanno molta qualità a centrocampo. Tuttavia hanno una difesa solida, un centrocampo roccioso ed attaccanti veloci: tre caratteristiche letali per una squadra come il Napoli se non c’è gamba, e se se non si cercano alternative ad gioco sempre uguale a sé stesso. Sarri , al quale bisogna riconoscere molti meriti, dimostra ancora una volta di incontrare diverse difficoltà quando si tratta di leggere la gara, non approntando modifiche e contromisure. Nel complesso l’ Inter fa una gara importante, contro un Napoli che si vede solo nella prima mezz’ora. Per fortuna degli azzurri, la Roma si è fermata a Bergamo ed ora i punti di vantaggio sui giallorossi sono cinque quando mancano altrettante gare al termine del campionato. Dopo l’infrasettimanale contro il Bologna di martedì prossimo a Napoli, ci sarà lo scontro diretto all’Olimpico. Poi mancheranno tre gare, di cui due in casa per gli azzurri contro Atalanta e Frosinone, oltre alla trasferta in casa del Torino. Anche se gli azzurri dovessero perdere lo scontro diretto di Roma ( e non è detto che vada così) gli azzurri avrebbero comunque un margine che a pochissime giornate dal termine può risultare decisivo. Se la squadra di Sarri non si perderà, avrò ancora il destino nelle proprie mani.