Mogadiscio (HOL), Il Capo del Dicastero dell’Istruzione in Somalia, Farah Abdulkadir, in accordo con un partner internazionale quale l’UNICEF, con un lavoro di pregevole coordinamento sono stati raggiunti risultati in merito alle iscrizioni scolastiche di notevole incremento. A sostegno dell’impegno sono stati elaborati programmi per fornire istruzione gratuita alle comunità sfollate con iniziative governative. Tuttavia, la sfida di estendere questi servizi alle aree riconquistate dai gruppi armati continua a mettere alla prova le capacità della Somalia di ricostruirsi e di condurre il popolo ad una vita normale. In una scuola del distretto di Dolow, situato nella Somalia meridionale, i numeri si sono visti raddoppiare portando le iscrizioni a 990 studenti, ciò è avvenuto in gran parte grazie al lavoro del governo e dei partner’s che sostengono questa delicata fase.
Le famiglie che sono alla disperata ricerca di stabilità vengono incentivate dal fatto che sono assicurati pasti gratuiti, materiale didattico e incentivi per gli insegnanti. Il preside Abdulkadir dahir Ga’al, ha notato l’aumento delle iscrizioni femminili come un dato particolarmente incoraggiante, aggiungendo: «La maggior parte dei nostri studenti sono ragazze cosi come la maggioranza dei nostri insegnanti. Ciò ha creato un ambiente in cui le ragazze si sentono benvenute e supportate». La scuola elementare Kabasa, al servizio dei bambini provenienti da famiglie sradicate dalla siccità e dal conflitto, risulta essere fondamentale nella regione. Basti considerare che per oltre un decennio ha affrontato le esigenze educative della comunità ospitante locale, infatti un genitore con sei figli iscritti, ha descritto la scuola come un’ancora di salvezza: «Due dei miei figli si sono diplomati al liceo e gli altri sono ancora qui. I pasti gratuiti forniti dal World Food Program e l’accesso a insegnanti professionisti hanno fatto la differenza». La riforma dell’istruzione è diventata un pilastro dell’amministrazione del Presidente della Repubblica Federale di Somalia Hassan Sheikh Mohamud, il quale ha promesso di assumere più di 10.000 insegnanti per rafforzare l’istruzione pubblica. Ha poi dichiarato: «Finora sono stati assunti 6.000 insegnanti, sebbene questo numero sia insufficiente, è un primo passo fondamentale per rendere le scuole pubbliche pienamente operative in tutto il Paese». La Somalia, quest’anno ha ricevuto oltre 26.500 candidature per 3.000 posizioni di insegnamento. Tant’è che il Parlamento ha approvato il disegno di legge sull’istruzione superiore nazionale, che stabilisce un quadro per migliorare gli standard dell’istruzione superiore e affrontare le lacune di competenze nella forza lavoro. Il Ministro dell’Istruzione, ha elogiato le scelte politiche, sottolineandone l’importanza nel produrre una generazione in grado di guidare lo sviluppo della nazione somala. Gli sforzi di assumere personale docente, sono sostenuti da un aumento quadruplo del bilancio nazionale per l’istruzione, che ora ammonta a 34 milioni di dollari. I fondi sono destinati all’assunzione di educatori, al miglioramento delle infrastrutture e all’espansione delle risorse per le scuole pubbliche. Questi notevoli investimenti da parte del Governo e la volontà di far crescere e stabilizzare in queste aree recentemente liberate da Al-Shabaab (gruppo terroristico insorto) rimane di enorme difficoltà, nonostante i continui e notevoli sforzi da parte del governo, il gruppo militante, mantiene posizione in alcune parti del Paese in particolare nella parte meridionale e centrale, compromettendo gli sforzi per ripristinare le infrastrutture pubbliche e la sicurezza. Questi terroristi, spesso prendono di mira scuole e insegnanti e, in alcuni casi, con violenza e soprusi hanno imposto i propri programmi di studio. La persistente insicurezza, evidenzia le sfide non semplici della Somalia nella ricostruzione dopo anni di conflitto e instabilità.
Il Governo, rimane concentrato sulla trasformazione del panorama educativo, le sfide rimangono ambiziose e di notevole rilievo. Secondo le stime dell’U.N.I.C.E.F., circa 3 milioni di bambini somali restano fuori dalla scuola, molti di questi risiedono in aree ancora controllate o influenzate da Al-Shabaab, dove l’insicurezza e la mancanza di infrastrutture ostacolano l’accesso all’istruzione.
La Somalia sta cercando in tutti i modi di liberarsi dalla morsa di questo gruppo terroristico che in alcune zone semina ancora terrore mietendo troppe, tante vite innocenti che hanno perso la vita per un fondamentalismo che vuole far precipitare il Paese in un baratro di instabilità e terrore.
A cura di: Raffaele Fattopace