“ E’ una vergogna! Il poco verde pubblico che esiste sulla collina partenopea è in uno stato di totale abbandono – denuncia ancora una volta Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, che ha realizzato un dossier fotografico sullo stato di degrado che affligge giardini, aiuole e fioriere -. Le aiuole, in particolare, sono per lo più diventate ricettacoli di rifiuti di ogni genere, oltre ad essere rinsecchite con qualche raro ciuffo d’erba. Inoltre le piante, in esse poste, dovrebbero essere innaffiate e potate con periodicità, mentre il manto avrebbe bisogno di cure periodiche . Ci domandiamo dove siano finiti tutti i dipendenti del servizio giardini addetti alla manutenzione del verde del Comune di Napoli, e, segnatamente, quelli assegnati alla municipalità collinare, che comprende i territori del Vomero e dell’Arenella – continua Capodanno – Allo stato di abbandono delle aiuole di piazza Vanvitelli e di piazza Medaglie d’Oro, si è aggiunto, più di recente, anche quello dell’aiuola di piazza degli Artisti “.
” Ma non finisce qui – aggiunge Capodanno -. In via Enrico Alvino, nei pressi della confluenza con via Stanzione, sono ancora accatastati sulla carreggiata, da quasi due mesi, rami e foglie di un platano sul quale fu effettuato un intervento di potatura alla fine del mese di luglio. Situazione analoga si riscontra in via Tino di Camaino, dove, da quasi due settimane, sul marciapiede, interdetto peraltro al passaggio pedonale, giacciono rami e foglie della Phitolacca dioica, posta alla confluenza con via Sebastiano Conca “.
” Non va meglio alle fioriere presenti lungo strade e piazze – sottolinea Capodanno -. Rinsecchiate del tutto le piante poste in quelle collocate su via Cimarosa, all’ingresso della villa Floridiana, offrendo uno spettacolo indecoroso anche ai tanti turisti che si arrampicano sulla collina per ammirare le meravigliose collezioni di arti decorative, custodite nel museo Duca di Martina, posto all’interno della villa “.
Capodanno sulla questione chiede l’immediato intervento dell’assessore al ramo e degli uffici competenti, ritenendo, tra l’altro, anche alla luce di riscontri obiettivi, del tutto fallimentare l’affidamento della cura delle aiuole e delle fioriere comunali ai privati, laddove invece andrebbe praticata la strada, così come avviene in tanti altri Comuni italiani, di demandarne la manutenzione a coloro che sono stati assunti per questa precipua mansione dall’amministrazione partenopea e che, per motivi che restano ignoti, allo stato non svolgono tale attività, come è sotto gli occhi di tutti i napoletani e come testimoniano, tra l’altro, le condizioni nelle quali attualmente si trovano giardini, aiuole e fioriere sulla collina.