Migliorare la trasparenza sulle tasse pagate dalle multinazionali, inserendo l’obbligo di rendere pubbliche le informazioni sulle tasse pagate Paese per Paese: e’ la misura approvata dalla commissione affari economici del Parlamento europeo che ha dato un primo ok alla direttiva con 38 voti a favore, 9 contrari e 36 astensioni. Non e’ stata invece raggiunta la maggioranza qualificata necessaria per avviare i negoziati con il Consiglio. Il testo sarà sottoposto quindi alla plenaria, dove si attende una battaglia politica. Gli eurodeputati infatti hanno anche introdotto la possibilità per le multinazionali di chiedere alle autorità nazionali l’esenzione dall’obbligo di pubblicare i dati, se ritenuti sensibili dal punto di vista commerciale. Sul punto si e’ registrata una spaccatura tra Ppe e Alde, da una parte, e S&D dall’altra, con questi ultimi che accusano i primi di avere inserito “una scappatoia” tale da averlo reso inefficace. “Denuncio la grave attitudine dei popolari e liberali – afferma il capogruppo socialista Gianni Pittella -, che vogliono insabbiare questo importante progresso. Con un emendamento hanno introdotto una clausola di salvaguardia che se non modificata come noi ci proponiamo di fare in aula permetterà alle multinazionali di non pubblicare dati ritenuti sensibili per un periodo illimitato. Questo e’ uno scandalo”.