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STATI UNITI , TRUMP COSTRETTO AL RITIRO DELLA RIFORMA SANITARIA ANTI-OBAMACRE

Una sconfitta cocente per il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Il numero uno americano ha dovuto rinunciare a uno dei suoi cavalli di battaglia elettorali: l’abolizione dell’Obamacare, la riforma sanitaria voluta dal suo predecessore per allargare l’assistenza sanitaria a milioni di americani che ne erano privi. I repubblicani, a corto di voti, hanno ritirato il loro disegno di legge per la controriforma tanto cara ai settori più a destra del partito. Secondo fonti della Cnn, sarebbe stato Trump a chiedere tale mossa. Il voto previsto alla Camera è quindi annullato. “Oggi è un giorno deludente per noi”, “abbiamo deluso le aspettative”: ha ammesso lo speaker della Camera Paul Ryan in una conferenza stampa dopo il ritiro della riforma sanitaria repubblicana, sul quale Trump “ha concordato”. Ma Ryan ha promesso che i repubblicani cercheranno di migliorare la loro proposta, dopo essere “arrivati davvero vicino”.Secondo le indiscrezioni , Ryan ha chiamato Trump mezzora prima del voto e il presidente gli ha chiesto di ritirare il disegno di legge repubblicano per sostituire l’Obamacare. Del resto era difficile cancellare l’ultimatum del tycoon: “approvatela o resterà in vigore l’Obamacare”, aveva minacciato ieri sera in un clima da resa dei conti con il partito, scommettendo che i repubblicani non avrebbero osato far fallire la prima grande legge del suo mandato, una delle principali promesse elettorali sue ma anche del Grand Old party. Invece, salvo colpi di scena, Trump subisce un clamoroso schiaffo dal suo partito, anche se scaricherà la colpa su di esso. Il naufragio della riforma sanitaria è un grosso smacco anche per lo speaker della Camera, Paul Ryan, che ha supervisionato il disegno di legge e che finora si era fatto garante del rapporto tra la presidenza e il Congresso. Ai cronisti che gli chiedevano se Ryan dovrebbe dimettersi in caso di fallimento, Trump ha risposto mettendo le mani avanti, sostenendo che dovrebbe rimanere al suo posto. Ma anche questo si vedrà. Qualcuno mormora che le scosse di terremoto faranno tremare anche la poltrona di Reince Priebus, il capo dello staff della Casa Bianca che come ex presidente del partito avrebbe dovuto assicurare la cinghia di trasmissione con il Congresso. La bocciatura della riforma rischia di avere ripercussioni pure sullo stesso partito repubblicano, nelle prossime elezioni di midterm.

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