Negli ultimi giorni si sta discutendo molto delle ultime mosse che sta facendo la Giunta Caldoro. O come direbbero molti esponenti del Partito Democratico, delle ultime micce che il Presidente della Regione sta sparando. Fanno molto parlare, infatti, le ultime scelte di Stefano Caldoro e del suo entourage. Dal 16 marzo la Regione Campania ha stanziato 240 milioni di Fondi europei da indirizzare a diversi settori quali, lavori pubblici, imprese giovanili, efficientamento energetico, realizzazione di nuove reti fognarie, aiuti ai lavoratori di Consorzi di bacino e molti altri ancora. Non ci sarebbe nulla di male se tutta questa fretta fosse avvenuta in tempi non sospetti. Invece, questa corsa a spendere il più velocemente possibile i Fondi europei arriva proprio alla vigilia delle elezioni regionali, a cui Stefano Caldoro è candidato. A onor del vero, c’è da dire però, che la celerità con cui si è deciso di indirizzare queste risorse, dipende anche dalla scadenza dei termini entro i quali è possibile spenderle. Scadenza, che però, si conosce da tempo. Ed è questo il motivo per il quale ci si domanda, come mai i fondi dell’Unione Europea, non siano stati indirizzati prima e con più calma? Per quale motivo, soltanto adesso, si è deciso di avere tutta questa fretta per spendere questi soldi? Fretta che, tra l’altro, fino a questo momento non si era mai palesata. Una fretta che, senz’altro non può garantire l’ottimizzazione di queste risorse.
L’incapacità dell’attuale giunta di sfruttare i molti vantaggi, che le risorse europee offrono a un territorio come quello campano, è stata una delle tante accuse, che l’opposizione ha scagliato contro Caldoro. Nello specifico il Partito Democratico è da tempo che recrimina al Presidente della Regione e ai suo collaboratori, di non essere riusciti a sfruttare al meglio i fondi europei. E chiaramente, dinanzi alla recente foga del Presidente, di stanziare enormi quantità di danaro per finanziare diversi progetti, non potevano mancare i commenti degli esponenti del PD.
«La Campania è tra le peggiori in Italia, se non addirittura in Europa, per la spesa dei Fondi europei. La saga degli sprechi pre-elettorali di Caldoro non solo non si è arrestata, ma addirittura si è moltiplicata nelle ultime settimane. Eravamo convinti che questo sperpero si fosse bloccato dinanzi al nostro smascheramento della spesa di un milione di tablet. E invece le spese pazze continuano a dismisura», questa la lunga dichiarazione dell’europarlamentare PD, Massimo Paolucci. Vincenzo De Luca avversario di Caldoro alle prossime elezioni, ha parlato di «Promesse elettorali». Il consigliere regionale PD, Antonio Marciano, con anticipo aveva commentato l’eccessiva frammentarietà nella spesa: «Il rischio è che la qualità della spesa, così frammentata, alla fine risulti produttiva solo sul terreno della clientela elettorale».
Le accuse del PD nei confronti di Stefano Caldoro sono molto pesanti. Accuse a cui il Governatore della Regione non ha tardato a rispondere: «Non sono saldi di fine stagione, questo è il segnale che la Campania cammina, si muove e produce sviluppo. Abbiamo prodotto oltre due miliardi di programmazione unitaria degli investimenti e certificato 1 miliardo 400 milioni di spesa. Non c’è assolutamente una frammentazione della spesa e non sono io a dirlo, basta collegarsi al sito Opencoesione per vedere che siamo la Regione che ha frazionato meno in Italia».
Stando ai recenti avvenimenti e alle ultime dichiarazioni degli esponenti di centro-destra e centro-sinistra, sembra proprio che la prossima campagna elettorale s’incentrerà principalmente sui fondi europei e la loro corretta spesa. Spesa, che fino a questo momento, non è proprio stata delle migliori.