E’ significativo che molte iniziative come questa nasca da operatori privati con supporto degli enti preposti alla promozione e valorizzazione del settore Agroalimentare e Turistico, e proprio all’imprenditoria privata che dobbiamo guardare per lanciare nuovi ed importanti progetti per sostenere e promuove il made in Italy agroalimentare all’estero. Ciò non significa rinunciare o attenuare il ruolo indispensabile che svolgono i vari enti ed istituti preposti, che gestiscono la rete istituzionale attraverso la quale debbono essere veicolate tutte le azioni di sostegno e promozione delle produzioni nazionali, ma credo che la Nazione abbia bisogno di un nuovo patto, non solo generazionale, ma anche sull’innovazione, tra pubblico-privato, in cui l’imprenditoria può svolgere il ruolo promozionale con snellezza lavorando per obbiettivi. Manifestazioni come questa aiutano e sostengono il successo dei prodotti agroalimentari italiani. In questo momento, le produzioni italiane, campane e principalmente quelle della provincia di Napoli godono di un’ottima immagine all’estero ma sono necessarie operazioni che allarghino il panorama delle aziende di qualità. Se vogliamo, com’è giusto e necessario, dare spazio alle realtà emergenti servono momenti di confronto e concertazione come questo dove anche le nuove realtà, e penso in particolare al Sud, trovano ampio e degno spazio di promozione e di rappresentanza. Venendo qui ho incontrato diversi operatori del settore e produttori, raccogliendo consensi per l’impegno e le iniziative che stiamo portando avanti ma anche stimoli a preservare meglio le produzioni territoriali sia in sede europea che di commercio mondiale. Per esempio, visto che stiamo in piena campagna vendemmiale, il vino è in questo momento il prodotto agricolo che contribuisce largamente e positivamente alla nostra bilancia commerciale. Perciò la promozione all’estero è fondamentale. Come fondamentale è assicurare il massimo sostegno alle aziende vitivinicole e del comparto delle produzioni agroalimentari sia in termini di politica agricola sia in termini di sostegno finanziario, soprattutto pensando ai possibili contraccolpi commerciali che si possono determinare sui mercati. Di sicuro abbiamo una certezza che le aziende meridionali hanno fatto un grande sforzo e sono ormai a vertici qualitativi assoluti. Ed a questo devono corrispondere azioni di governo adeguate allo sforzo e all’impegno profuso dalle filiere produttive. Erano presenti Salvo Iavarone, Martina Di Bartolomo, Gaetano Milano e Maria Teresa De Angelis. Questo è/è sarà il nostro impegno. Così il Portavoce della Consulta Nazionale dell’Agricoltura, già Delegato al settore Agricoltura della Provincia di Napoli,componente del Dipartimento Nazionale Ambiente Agroalimentare Alimentazione Ristorazione del mns, Rosario Lopa partecipando al convegno.