Inaugurato questa mattina a Napoli il nuovo programma di riqualificazione artistica e rigenerazione sociale del Rione Luzzatti-Ascarelli, quartiere popolare della periferia orientale di Napoli, recentemente alla ribalta per le note vicende del best seller “L’Amica Geniale“.
Partito all’inizio del 2018 con la campagna “I Colori del Rione” di Anema&Coop, il progetto ha visto la vivace partecipazione dei residenti, coinvolgendo in particolare la classe III E dell’Istituto comprensivo “Ruggiero-Bonghi”. Gli alunni, suggestionati dalla lettura condivisa con maestre e tutor di alcuni passaggi del romanzo di Elena Ferrante, hanno trasferito le proprie emozioni su carta, inviando un disegno al noto street artista Gomez per l’elaborazione della propria opera, prodotta in soli sei giorni.
Una grande opera nel cuore del quartiere, visibile da piazza Lo Bianco, che potrà dare inizio alla trasformazione del rione in un vero e proprio sito d’attrazione – sul modello vincente del “Parco dei Murales” di Ponticelli – immaginando così la realizzazione del “Rione dei Murales”. Proprio i proponenti del progetto, Anema&Coop e NAStartUP, con la Municipalità 4 del Comune di Napoli, hanno coinvolto fin da subito nella progettazione intera INWARD – Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana, istituzione che, dopo averlo ideato e prodotto, coordina il “Parco dei Murales”. Per l’opera di lancio, a firma di Gomez, l’anno scorso è stato avviato un social crownfunding su Meridonare – Fondazione Banco di Napoli, cui si sono aggiunti l’essenziale sponsorship tecnica di Cromology e le agevolazioni di Elevateur e Holiday Inn Naples.
Il progetto “I Colori del Rione”, dunque, proseguirà nel programma “Rione dei Murales”, grazie anche al supporto e all’entusiasmo di abitanti, operatori ed esercenti della zona.
“Confidando sul primo murales che è una vera e propria opera d’arte – ha commentato Alfredo Russo del Lounge Bar Abbracciame – penso sia molto bello dare tantissimo colore al quartiere. Queste sono delle realtà che migliorano anche la situazione sociale del contesto in cui viviamo. Che fortuna avere questi progetti! Anche Pino Daniele cantava ‘Napule è mille culure’ e noi potremmo essere così una bella sfumatura di questa città”.
“Il colore dà calore – aggiunge Gino Brillante di El Bibitaro – sono felice di questa idea perché così si dà nuova luce al quartiere: il colore aumenta l’attrattività. Penso che contribuire a tutto ciò rappresenti un forte senso civico, come quando si prende una cartaccia a terra e la si butta nel cestino. I murales potrebbero aumentare la qualità di vita dei residenti. Credo che i cittadini siano più felici e penso che nel lungo periodo tutto ciò possa cambiare proprio l’umore delle persone. Anche i nostri figli in futuro continueranno ad alzare la testa per ammirare i messaggi positivi contenuti nelle opere d’arte”.
“Penso che, come già avvenuto per il Parco dei Murales, dove le persone con visite guidate oramai affollano il quartiere – spiega Francesca Brillante, educatrice – anche qui potrà accadere lo stesso. L’interesse mediatico sul quartiere si svilupperebbe. E’ anche un segnale forte per i ragazzi che possono imparare ancora di più a credere nei propri sogni. Molti minori pensano di non essere al centro della città: il quartiere può far sentire la sua voce, gridando che siamo degni di essere definiti centro!”.
“Penso sia una buona idea – afferma Lino Di Leva, titolare della ferramenta – per portare turismo nel quartiere. Questo è un luogo di passaggio, qui non c’è nulla. L’idea potrebbe essere d’ispirazione per tanti giovani che potrebbero iniziare ad interessarsi alla street art e a come si realizza un’opera d’arte. Penso sia davvero un’innovazione”.
Sono state già raccolte numerose nuove adesioni alla trasformazione del quartiere nel “Rione dei Murales”, anche grazie all’impegno appassionato di Bruno Flora, giovane residente e principale animatore del progetto, e di Stefano Maria Capocelli, assessore alla Mobilità e al Turismo della Municipalità 4 del Comune di Napoli.