I rappresentanti del Consiglio militare transitorio sudanese e della principale alleanza dell’opposizione, le Forze della libertà e del cambiamento, hanno raggiunto un accordo per la condivisione del potere. La notizia è stata ufficializzata dal mediatore dell’Unione africana, Mohammed el-Hassan Labat durate una conferenza stampa, dove ha evidenziato che l’intesa include una serie di tappe per una transizione verso un governo guidato da civili. I lavori per il tanto atteso accordo è stato mediato dall’Etiopia e dall’Unione africana, che hanno facilitato i due giorni di intense trattative tra esercito e opposizione. Lo scopo delle parti è di formare un consiglio sovrano congiunto, che governerà il paese per circa tre anni, in attesa di nuove elezioni, un particolare che emerge dalla trattative, il governo sarà guidato a rotazione, in particolare il nuovo esecutivo sarà formato da cinque militari e cinque civili, sarà invece un civile con formazione militare ad avere la carica di coordinatore. In questi mesi di trattative che più volte si sono arenate rendendo sempre più effimere le possibilità di consolidare una ipotesi di fatto quasi inaspettatamente è stato finalmente trovato l’accordo per un governo di transizione, che dovrebbe portare il paese africano a uscire dalla crisi politica che ha condotto alla deposizione di Omar al Bashir a inizio aprile. I leader della Professionals’ Association, hanno a dir poco gioito alla notizia inaspettata affermando che: «Oggi la nostra rivoluzione ha vinto». L’accordo arrivato dopo settimane di impasse politica e dopo la dura repressione dei militari contro i manifestanti di Khartoum, che ha causato decine di morti. Alla diffusione dell’accordo raggiunto, migliaia di persone hanno accolto con entusiasmo la proclamazione di un nuovo governo, scendendo per le strade della capitale e nelle principali città del paese. Oltre agli accordi, le parti hanno anche concordato che venga avviata un’indagine che garantisca fonti dettagliate, trasparente, nazionale e indipendente su tutti i deplorevoli incidenti violenti che si sono registrati nel Paese nelle ultime settimane. Dopo questo inaudito conflitto interno dove la popolazione è stata dilaniata da violenti scontri lasciando sul terreno tra le migliaia di vittime un folto numero di bambini causando nella comunità internazionale sconcerto e spesso un senso di impotenza. Con questa intesa, si auspica una ripresa alla serenità per un popolo ormai stremato.
Raffaele Fattopace