Un astrofisico, Amedeo Balbi, e uno scrittore, Antonio Pascale, affrontano l’affascinante dilemma del libero arbitrio e delle sue declinazioni. Tutto parte da una frase di Platone: “Siamo liberi, e allora dobbiamo essere felici”. Ma siamo liberi? O la materia ci imbriglia? Se è così, come la mettiamo: che ne è della nostra felicità? Una conferenza-spettacolo al Teatro Civico 14 di Caserta, venerdì 09 novembre – ore 21, per passare in rassegna temi affascinanti, sia quotidiani sia letterari, filosofici e fisici, per chiedersi come siamo arrivati fin qui e cosa possiamo fare di bello durante il transito terrestre.
Amedeo Balbi, astrofisico, professore all’Università di Roma Tor Vergata. Autore di oltre 90 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali, in passato ha lavorato tra l’altro alla University of California Berkeley con il premio Nobel George Smoot. Attivo da anni sul fronte della divulgazione scientifica, ha una rubrica su Le Scienze, collabora con quotidiani, periodici, radio e tv e ha scritto diversi libri, l’ultimo dei quali è “Dove sono tutti quanti?” (Rizzoli).
Antonio Pascale è scrittore, saggista e autore televisivo. Tra i romanzi, “La città distratta”, “La manutenzione degli affetti”, “Passa la bellezza”, “Le attenuanti sentimentali”, e l’ultimo, “Le aggravanti sentimentali”, tutti per Einaudi. Come saggista ha pubblicato: “Scienza e sentimento” (Einaudi), premio Bari e premio Le due culture come migliore opera di divulgazione scientifica; “Questo è il paese che non amo” (minimumfax), “Democrazia cosa può fare uno scrittore” (Codice), inserito da Baricco tra i 50 libri degli ultimi 20 anni; “Pane e pace” (Chiarelettere). Collabora con Il Mattino, il Corriere della Sera, il Foglio, Mind, Le Scienze e Limes. È stato l’intellettuale di servizio alle Invasioni Barbariche, scrivendo e interpretando 15 minifilm di 120 secondi. Ha scritto con Amedeo Balbi “Dal Big Bang alla civiltà in sei immagini” e “Materia e libertà”, due fortunate e richieste conferenze-spettacolo.