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Terremoti, la prevenzione si fa a scuola con un concorso nazionale

Diecimila terremoti l’anno e il 60% del costruito non sismicamente adeguato. Circa il 30% delle amministrazioni ancora prive di un piano di protezione civile, richiesto da una legge del 2012, e il restante 70% per la quasi totalità fermo alla carta: solo il 10% dei piani infatti è conosciuto dalla gente e quindi è veramente operativo. Sono i numeri diffusi dal Consiglio Nazionale dei Geologi che lancia l’allarme sulla mancanza di educazione alla prevenzione: “banalmente”, gli italiani non sanno cosa fare in caso di scossa o di alluvione. Da qui nasce il Piano sulla Prevenzione nelle scuole dell’Ordine dei Geologi con un concorso nazionale “Premio Avus per San Giuliano di Puglia” che porterà la geologia in tutte le aule e che parte da due luoghi fortemente simbolici: l’Irpinia e San Giuliano di Puglia proprio nei giorni in cui ricorre il centesimo anniversario del terremoto della Marsica con le sue 30mila vittime.

«Mettersi sotto a un tavolo, individuare le travi della casa e mettersi all’incrocio tra il pilastro e la trave, non usare mai l’ascensore se si abita ai piani alti, aspettare la fine della scossa e solo dopo recarsi all’aperto, staccare acqua, luce e gas. Queste sono solo alcune delle azioni che il cittadino comune deve attuare in caso di terremoto. In Italia purtroppo, gli ultimi eventi, ci dicono che spesso, forse sempre, in emergenza il cittadino adotta azioni completamente sbagliate, anzi letali». Lo spiega Michele Orifici, coordinatore della Commissione Protezione Civile del Consiglio Nazionale dei Geologi.

Il piano e il concorso a esso collegato sono realizzati in collaborazione con l’Associazione Vittime Universitarie del Sisma de L’Aquila (AVUS) istituita dai genitori degli studenti vittime del terremoto del 6 Aprile 2009 e la Fondazione Centro Studi del CNG. «Il Concorso sta registrando molte adesioni e ben presto la politica dovrà prendere atto – continua Orifici – dell’importanza di avere l’insegnamento delle geoscienze in tutte le scuole. Siamo dinanzi a un progetto innovativo che metterà per la prima volta in rete le scuole italiane sul campo della prevenzione. Con questo concorso porteremo la Geologia e le Scienze della Terra in tutte le scuole italiane e lo faremo con un’équipe altamente qualificata di geologi pronti a educare i ragazzi alla gestione dei rischi. Attraverso i bambini arriveremo ai genitori».

Sarà infatti distribuito un kit di materiale didattico, divulgativo e informativo comprensivo di filmati e testi di geoscienze appositamente scritti con il linguaggio dei bambini e dei ragazzi. Nelle scuole primarie, attraverso fumetti e disegni realizzati dai bambini, si racconterà la naturale evoluzione del pianeta Terra e la possibile convivenza dell’uomo con i suoi cambiamenti, mentre i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado potranno liberare la loro fantasia realizzando cortometraggi o videoclip che saranno sottoposti a valutazione di una apposita commissione. Gli studenti verranno premiati con l’opportunità di essere geologi per un giorno e la scuola vincerà un bonus da investire in materiale didattico dedicato alle geoscienze.

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