Economia e Welfare

Terremoto Ischia: sfollati protestano per i ritardi

Stamane gli abitanti di Ischia si sono riuniti in corteo per protestare contro i tempi lunghi per gli aiuti dello Stato in seguito al terremoto che ha colpito l’isola lo scorso 21 agosto. Tra i cittadini anche figure istituzionali come i due sindaci dei comuni colpiti dalla sisma ossia Giovan Battista Castagna e Giacomo Pascale rispettivamente di Casamicciola e Lacco Ameno. I due domani incontreranno il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca a Palazzo Santa Lucia per fare chiarezza e velocizzare i tempi. Alla notizia che ci sarebbe stato il corteo il governatore campano assicurò che avrebbe “garantito l’impegno della Regione ad incalzare il governo centrale”.  In segno di solidarietà al corteo è stato presente anche il vescovo dell’isola Pietro Lagnese. Mille cittadini hanno sfilato per l’isola tra cui studenti e disoccupati. Alcune scuole non sono considerate a norma di sicurezza a causa del terremoto e per tale motivo gli studenti sono costretti ai doppi turni nelle scuole considerate invece agibili. Allo stesso tempo numerosi lavoratori si sono ritrovati disoccupati in particolare gli stagionali che non avendo potuto completare i sei mesi stabiliti rischiano di restare senza la Naspi ovvero la indennità di disoccupazione che spetta ai lavoratori stagionali. “Siamo qui per chiedere con forza di non essere abbandonati e lasciati soli – dichiara Annalisa Iaccarino portavoce dei terremotati -Chiediamo che vengano adottate le misure già adottate in tutti gli altri paesi italiani colpiti dal terremoto.” Nemmeno la pioggia è riuscita a fermare la rabbia degli isolani che da ben tre mesi attendono delle risposte che tardano ad arrivare. I cittadini colpiti dal terremoto infatti chiedono che vengano svolte le consuete procedure di messa in sicurezza, in particolare delle strutture scolastiche. Ricostruire dunque tutto ciò che il terremoto ha devastato la scorsa estate, dalle case alla normale ripresa delle attività produttive. Attualmente gli isolani senza una casa sono divisi tra gli aberghi e delle sistemazioni provvisorie.

Maria Baldares

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