Sono stati previsti dal Dl Sud e l’assicurazione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, cento milioni di euro, sul fondo europeo, al fine di rimuovere le macerie ai comuni del cratere di Marche e Lazio. Infatti secondo Legambiente, nelle quattro regioni, Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, colpite dal sisma restano ancora da rimuovere 2,4 milioni di tonnellate di macerie, mentre sono libere le strade su 44 dei 52 Comuni del cratere che hanno dichiarato la presenza di macerie nel proprio territorio. Ad Arquata del Tronto, dove sono state rimosse 58.204,70 tonnellate di macerie, come a Pescara del Tronto, Tufo e Capodacqua. Il ritmo giornaliero di rimozione è di circa 2.000 tonnellate, ma è comunque destinato a crescere.
Il Genio dell’Esercito, sta lavorando per la rimozione delle macerie grazie a 100 militari nella sola provincia di Ascoli Piceno, poi altri cento uomini sono stati assegnati alla provincia di Macerata, altrettanti alle province a cavallo di Lazio e Abruzzo. E’ stato stimato infatti che si può procedere alla rimozione delle macerie, a un ritmo stimato di 500 tonnellate al giorno
Ad Amatrice e Accumoli sono state già recuperate 92.438 tonnellate di macerie pubbliche, di cui 17.093 trasferite nel deposito di Vallicelle di Accumoli e 75.345 in quello di Carpelone di Posta.
Per quanto riguarda le macerie da demolizioni, invece, si stima che ne siano state rimosse circa 15.000.Non solo, ma in tutta l’area del cratere sismico reatino si sta operando anche alla rimozione dell’amianto,infatti l”assessore marchigiano Angelo Sciapichetti ha dichiarato in merito che “la Regione sta smaltendo l’amianto seguendo le procedure operative e documentali previste dalle norme specifiche sulla gestione di questo materiale pericoloso. Ad oggi, le quantità di amianto complessivamente rinvenute in fase di preselezione della raccolta sono pari a 10 tonnellate su oltre 100mila smaltite“.
