Il terzo giorno di votazioni nei circoli del Pd conferma il trend dei precedenti: Renzi in testa saldamente con il 65,47% dei voti, Orlando al 33,02% ed Emiliano all’1,5%, questi i risultati che si ottengono sommando il totale dei voti nei tre giorni iniziali.
L’ex premier è dunque in testa ed esaminando l’andamento del solo terzo giorno Renzi si attesta al 63,95% con 580 voti validi, in lieve flessione rispetto al 21 marzo quando era al 72,8, mentre Andrea Orlando è al 34,84% con 316 voti ,in recupero rispetto al 25,9% di martedi’ e Michele Emiliano si attesta sull’1,21% ottenendo 11 voti, in lieve calo rispetto al 1,3% iniziale.
Le votazioni nei seimila circoli del Pd sono iniziate lunedì sera e andranno avanti sino al 2 aprile. Poi sarà la volta delle convenzioni provinciali e nazionali, che si concluderanno il 9 aprile ed è da questa data che parte, ufficialmente, la corsa dei candidati alla segretaria dei democratici.
In questa prima fase congressuale, infatti si selezionano con le votazioni sui territori dei soli iscritti, gli aspiranti leader, che dovranno raggiungere almeno il 5% dei voti. Senza questa percentuale minima si è fuori dalla corsa: Emiliano dovrà dunque recuperare nei circoli del sud in cui, di fatto, non sono ancora partite le votazioni. I risultati che sono fin qui arrivati infatti riguardano le regioni del centro nord: Emilia Romagna, Toscana, Marche, Friuli, Veneto, sono tra quelle più rappresentate nelle votazioni dei primi tre giorni.
Intanto, un problema di salute impone ad Andrea Orlando uno stop di qualche giorno: “a seguito dei sintomi di una fastidiosa labirintite, Andrea dovrà osservare alcuni giorni di riposo assoluto”- fa sapere il coordinatore della campagna del guardasigilli, Andrea Martella- “Si tratta di una situazione assolutamente sotto controllo, che richiede, quindi, solamente una terapia farmacologica e riposo a letto. In questi giorni di obbligato riposo chiediamo a tutti coloro che stanno dando una mano per sostenere la sua candidatura di moltiplicare gli sforzi per compensare questa temporanea assenza”.