Lello Topo, Presidente della Commissione Sanità in Regione Campania, è stato ospite di Samuele Ciambriello durante la trasmissione “Dentro i fatti”, in onda ogni lunedì su Radio Club 91.
Sanità, Fondi Europei, Trasporti ed Elezioni Primare, sono stati i temi approfonditi nel corso dell’intervista.
Partiamo dal tema della sanità. Vincenzo De Luca ha dichiarato che Angelo Montemanaro deve dimettersi…
Il messaggio fondamentale di De Luca è quello di riformare il gruppo dirigente della sanità. Iniziano ad arrivare segnali relativi al cambiamento della dirigenza delle ASL
Il Movimento 5 Stelle chiede che le nomine nella sanità vengano fatte attraverso bandi pubblici e secondo meritocrazia…
Questo lo dice la legge, quindi è abbastanza scontato. Aspettiamo di completare la procedura per l’aggiornamento dell’albo dopodiché c’è una norma che obbliga il presidente a fare questo.
Parliamo dei trasporti. Le Ferrovie dello Stato investono soltanto il 2% per il trasporti su ferro nel Sud.
Questo è un tema politico ricorrente. Mi auguro che con l’amministrazione De Luca recuperiamo un po’ di autorevolezza con energia e con un pensiero solido. Piuttosto che accentuare litigi e conflitti bisogna concentrarsi su alcuni obiettivi, prima di tutto equilibrare l’investimento che lo Stato fa nei settori strategici.
Secondo lei non è necessario un rimpasto in questo Governo Renzi. C’è assenza di uomini e di programmi sul Mezzogiorno? E’ in programma una colazione tra le regioni del Sud? Un ragionamento in termini di macro aree?
De Luca ha escluso un’alleanza tre presidenti di regioni meridionali contro Renzi. E’ evidente però che una base comune di temi deve essere il presupposto per un’interlocuzione intelligente con il governo. Bisognerebbe però passare alla fase decisionale e analizzare temi importanti quali la ripartizione dei fondi per la sanità e le risorse da stanziare per infrastrutture e trasporti in Campania. C’è un lavoro da fare nella nostra Regione: è qui che si deve svolgere un lavoro sulla spesa d’investimento che rappresenta il vero limite dell’ultimo decennio. In Campania non viene fatta un’opera pubblica di grosse dimensioni da 20 anni.
Parliamo di finanziamenti europei. Nel Mezzogiorno non riusciamo ad utilizzare tutti i finanziamenti europei. Come mai?
In base alla mia lunga esperienza da sindaco, ho un’idea di come si possa impostare l’impiego delle risorse. Riporto un esempio: visto che a Napoli di fatto esiste la Città Metropolitana, Bagnoli e Licola insieme rappresentano la spiaggia di Napoli. Ora, se viene fatto un investimento su Bagnoli, di seguito va fatto su anche su Licola.
E’ stata approvata una legge sulla sburocratizzazione? Di cosa si tratta?
Questa è stata la prima decisione significativa presa da De Luca. E’ una legge che prova a snellire le decisioni che la Regione assume. Anche quelle più elementari. In Regione Campania ci sarà una doppia modalità per organizzare le attività: una comunicazione asseverata e una non asseverata. Passiamo ad un rapporto semplificato che aiuterò cittadini ed imprese. Forse se ne poteva discutere di più, ma bisogna correre. In questi anni il vero problema è stato temporeggiare.
Il prossimo anno si vota a Milano, Roma e Napoli. E’ un test importante per Renzi. Renzi Premier vola, Renzi segretario, no. Come mai?
E’ più difficile adeguare un gruppo dirigente del Pd periferico a questo modello nazionale. Se veniamo a Napoli io direi che dopo tanti anni abbiamo ripreso l’abitudine a vincere: il Pd ha vinto in Regione e in molti Comuni con scelte di qualità. Il gruppo dirigente lavorerà per allineare la città di Napoli al Paese.
Ci sono due verità opposte: il civismo e il ritorno della politica a tempo pieno.
Per me è la stessa cosa. La funziona pubblica è a termine: non si può pretendere di svolgerla per 55 anni di seguito, C’è anche uno spazio in cui uno può prendersi la libertà di fare altro
Primiarie sì o Primarie no?
Io direi che le Primarie sono la regola che il Pd adotta per scegliere. Non le si fanno se c’è un nome che accoglie ampi consensi. Ho un’idea sulla città di Napoli condivisa da buona parte del gruppo dirigente: dobbiamo scegliere un sindaco che ha dato una mano alla città, che ha avuto merito e che ha studiato. La soluzione deve essere all’altezza della sfida elettorale e della sfida da Sindaco della città di Napoli.