Omaggio ad un fenomeno: a 50 anni dalla morte del principe Antonio de Curtis amato e conosciuto al mondo semplicemente come Toto’, Gianni Ambrosino e Aldo De Francesco hanno scritto un libro a quattro mani sull’intramontabile carisma e messaggio di ToTo’. Nato il 15 febbraio 1898 a Napoli nel Rione Sanita’da una relazione clandestina di Anna Clemente con il marchese Giuseppe de Curtis e morto a Roma il 15 arile 1967 era Toto’ da sempre. Il nome d’arte si legge in un passaggio del libro gli fu dato in strada quando da bambino scorazzava tra un vicolo e l’altro della citta’ curiosando tra la gente. Solo negli anni venti il marchese riconobbe Toto’. Ma principe della scena lo fu di diritto, grazie al suo smisurato talento comico ammirato anche oggi dai giovani e meno giovani…
Un saggio corale che narra e svela grandezze, amori, fragilita’ e sogni del ”marziano “ del Rione Sanita’ attraverso originali interventi e testimonianze inedite. Un messaggio di vivo apprezzamen
to per il testo ‘ Toto’ sbanca’e’ stato espresso dal Cardinale Crescenzio Sepe.
‘Abbiamo raccolto l’idea della Banca di Credito Cooperativo di Napoli e della Iuppiter Edizioni di raccontare vita e carriera di un gigante dello spettacolo’-afferma il direttore editoriale di Canale 21 Gianni Ambrosino.
Al teatro Diana la prima di una lunga serie di presentazioni itineranti.
Emozionato ma con brio il giornalista e scrittore Aldo De Francesco con il suo amico e di sempre Gianni Ambrosino hanno accolto la folta platea di amici tra i quali la signora Alba Caccavale, Maurizio De Giovanni, Paolo Torino editore di Canale 21 ,Lello La Pietra ex direttore dell’emittente storica napoletana, Patrizio Rispo accompagnato dal padre,colleghi e giornalisti emergenti affascinati dal lavoro dedicato al principe della risata. Anche la Zecca di Stato ha deciso di dedicare una moneta a Toto’ il conio avverra’ a settembre.
Presenti sul palco del Teatro Diana a moderare i lavori la giornalista del Mattino Titta Fiore. Presenti il sindaco di Napoli De Magistrisi che ha annunciato una serie di eventi per ricordare i 50 anni dalla morte di Toto’, il presidente della Banca di Credito Cooperativo Amedeo Manzo, gli attori Sergio Assisi e Patrizio Rispo. Un dibattito interessante sulla figura di Toto’ che prima di tutti aveva imparato a scherzare anche nella drammaticita’ della vita quotidiana. Antonio De Curtis aveva definito l’Italia un paese meraviglioso , in cui pero’ per essere riconosciuti qualcosa bisogna morire..
Direttore Ambrosino da dove nasce l’idea di questo libro e qual è il film di Toto’ che l’ha appassionata di piu’?
E’ un omaggio ad un gigante dello spettacolo che compensa l immenso debito di riconoscenza e gratitudine dovuto a un maestro dello spettacolo.Sono passati 50 anni dalla morte di Toto’e nessuno piu’ di lui continua ad essere nel cuore e nella testa della gente comune. Ad ogni ora del giorno e della notte non vi e’ teleschermo in cui non campeggi il volto di Toto’ che con le sue esilaranti maschere dona sorrisi e tiene compagnia. Non c’è un film in particolare. Il messaggio di Toto’e’ universale. Bisogna imparare ad apprezzare la vita e sdrammatizzare anche gli aspetti piu’difficili..
Aldo De Francesco,perche’ Toto’e’ cosi’ attuale per i giovani e qual è il messaggio culturale di Toto’?
Toto’ e’ stato un gigante delle scene e continua ad esserlo. La sua attualita’ e’ divenuta materia di studio in tesi di Laurea, la sua conclamata saggezza ha anticipato argomenti come alienazione e incomunicabilita’ e ci ha dato la risata come il piu’ efficace antidoto per combatterle. Toto’ e’ unico e irripetibile. E’ talmente vasto e poliedrico il suo repertorio ispirativo che molti grandi da Eduardo a Fellini non trovando definizioni lo paragonarono a un essere venuto dalla luna.