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Trasferimenti per i detenuti di Santa Maria Capua Vetere. Il Garante Ciambriello: “Abbiamo ottenuto un piccolo risultato”

Nella giornata del 23 luglio, presso la sede del Provveditorato campano dell’amministrazione penitenziaria, si è tenuto un incontro tra i Garanti delle persone private della libertà personale regionale Samuele Ciambriello, della città di Napoli Pietro Ioia e della provincia di Caserta Emanuele Belcuore e il Provveditore campano reggente dell’amministrazione penitenziaria Carmelo Cantone, delegato dal Capo del Dipartimento di amministrazione Penitenziaria Bernardo Petralia, impossibilitato da impedimenti di natura istituzionale ad accogliere la loro richiesta di incontro, per discutere dei 42 trasferimenti avvenuti nelle ultime settimane dei detenuti denuncianti in seguito alle vicende ormai note di Santa Maria Capua Vetere verso 23 Istituti penitenziari fuori Regione, da Sollicciano, Modena, Ivrea, Palmi, Forlì, Palermo, Reggio Calabria, La Spezia, Terni, Castrovillari ed altri.
I Garanti hanno espresso la loro preoccupazioni per la situazione che stanno vivendo i detenuti, e i loro familiari, che, in seguito al trasferimento, vivono molto lontano dalla Regione di provenienza.
Il Provveditore ha comunicato loro che il Dipartimento di amministrazione penitenziaria ha dato l’indicazione che i detenuti, su scelta volontaria, possono formulare e presentare una richiesta di trasferimento per avvicinamento familiare indicando n 3 carceri più vicine alla Regione Campania, in seguito alla quale il DAP verificherà, d’intesa con la Procura, che ne aveva segnalato i trasferimenti, la fattibilità dell’accoglimento della richiesta.
Il Garante regionale Samuele Ciambriello così commenta l’esito dell’incontro: “Credo che sarebbe stato più opportuno organizzare i trasferimenti diversamente, con più umanità, più realismo, più ragionevolezza, ma sono comunque grato al DAP dell’incontro di stamattina, dal quale è emersa una strada da percorrere per il concreto avvicinamento dei detenuti. Una prospettiva di avvicinamento tra il carcere così com’è e come dovrebbe essere.”

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