Primo punto nascita nel Sud, tra i più attivi in Italia
Alle 3.59 del 26 dicembre è nata la piccola Francesca (nome di fantasia), che concorre a sua insaputa ad un traguardo importante: tremila nati presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli, tra i punti nascita più attivi a livello nazionale e primo nell’Italia meridionale.
«In questo momento di crisi demografica che coinvolge tutta la nazione, e il Sud Italia non fa certo eccezione, il nostro Punto Nascita va decisamente in controtendenza», dice il professor Giuseppe Bifulco, direttore del DAI Materno Infantile e della U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia. «Le nascite sono infatti aumentate del 15% rispetto allo scorso anno – aggiunge – poter assistere nella nostra Azienda a questo incremento ci rende orgogliosi del lavoro svolto. L’impegno e la professionalità di tutto il personale vengono ampiamente ripagati dalla scelta delle donne della nostra regione».
Dello stesso tenore il commento del Francesco Raimondi, direttore della U.O.C. di Neonatologia e TIN della Federico II.
«La possibilità di seguire sia i neonati fisiologici, sia quelli complessi, con percorsi caratterizzati dall’uso delle più moderne tecnologie e con un impegno costante verso l’umanizzazione dell’assistenza – dice – ha fatto sì che tante mamme ci accordassero la loro fiducia. Sono iniziati, inoltre, i lavori di miglioramento strutturale che renderanno il percorso nascita sempre più sicuro e sereno per le mamme e i neonati».
«Con le tremila nascite in un anno, l’AOU Federico II dà prova di raggiungere pienamente gli obiettivi regionali e nazionali di alti volumi di attività e buoni esiti delle cure, cosi come previsto dal “Programma Nazionale Esiti”. Questi risultati, da parte di in un centro di altissima specializzazione, si raggiungono solo grazie ad una perfetta organizzazione e con la grande professionalità di tutto il personale coinvolto nei percorsi assistenziali che vanno dalla assistenza alla donna a quella del nascituro. A tutti loro va il mio plauso», sottolinea il direttore generale Giuseppe Longo. (ANSA).