“Mio marito, pur essendo tutto regolare, ma sentendosi in imbarazzo, per salvaguardare la famiglia ha presentato istanza di rinuncia per l’alloggio”. Lo ha detto l’ex ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, dopo le polemiche degli ultimi giorni. “Lasceremo l’appartamento nel tempo che ci sarà dato per fare un trasloco e mettere a posto la mia vita da un’altra parte. Non sono stata trattata bene ma resto nel M5s”, ha dichiarato. “La vicenda è stata strumentalizzata, io mi sono attenuta alle regole”, ha spiegato l’ex ministro a Radio 24. “La mia faccia è pulita, non smetto di fare politica e di essere del Movimento s Stelle: uno vale uno. Se decido di prendermi una pausa di riflessione, poi capirò cosa fare”, ha sottolineato per cercare di chiarire la vicenda dell’alloggio di servizio che le era stato assegnato quando era al governo e che avrebbe mantenuto dopo la fine del mandato.
I rapporti con Di Maio e il M5s: A proposito di Movimento, l’ex ministro ha voluto chiarire: “Non sono stata trattata bene, ma io nei valori del Movimento ci credo e non ho nessuna intenzione di abbandonarlo”. menzione speciale, inoltre, per il leader Di Maio: “Abbiamo parlato e lui ha capito le mie ragioni”.
E sulla questione dell’alloggio mantenuto dopo la fine del mandato, la Trenta ha voluto precisare: “Si sta lasciando passare l’idea che l’ex ministro abbia mantenuto la casa di servizio: è falso. Quell’alloggio è stato assegnato temporaneamente a mio marito. Ci dormo perché sono la moglie. E’ stato assegnato a mio marito perché lo prevede un regolamento, ha le caratteristiche per usufruire di quella assegnazione”, ha detto. “La mia unica colpa è quella di essere una persona perbene. Forse avrò dato fastidio a qualcuno quando ero ministro, sono una donna di Stato e sempre lo sarò”, ha aggiunto la Trenta che ha spiegato anche di non aver gradito certe polemiche. “Mentre c’è Venezia che affoga, e sappiamo il motivo, si parla per giorni sul nulla di un ex ministro. Vorrei che la stampa avesse un ruolo diverso”, ha osservato.