Simon Gautier, lo studente francese 27enne disperso da nove giorni in Cilento, è morto. Il cadavere del giovane è stato individuato dai soccorritori in fondo a un burrone, sotto un sentiero poco visibile da cui sarebbe precipitato in una zona di Belvedere di Ciolandrea, nel comune di San Giovanni a Piro. A lanciare l’allarme era stato proprio il 27enne che aveva chiamato il 118 senza però riuscire a comunicare la sua posizione. “Mi potete aiutare. Sono caduto, ho due gambe rotte”, diceva il giovane nella telefonata ai soccorritori venerdì 9 agosto intorno alle 9 del mattino. L’uomo aveva spiegato di non sapere dove si trovava e chiedeva di essere localizzato. “Non vi possiamo localizzare, siete in casa, per strada, da solo?”, gli domanda l’operatore del 118. “In realtà sono in campeggio, o meglio sto camminando da solo”.
Non è mancato il commento a caldo dell’amica subito dopo il ritrovamento del cadavere. “Sono distrutta, abbiamo avuto fino all’ultimo la speranza che Simon fosse ancora vivo”, è la reazione di Asha, studentessa danese che condivideva a Roma l’appartamento con il giovane. “Sono momenti terribili quelli che stiamo vivendo noi, tutti suoi amici, una ventina dei quali sono giunti dalla Francia”. I genitori di Simon hanno appreso la tragica notizia nell’albergo di Policastro (Salerno) in cui alloggiano. Con il padre, la madre ed il compagno di quest’ultima è presente anche la sorella di Simon. A informarli sono stati gli amici francesi di Simon, che hanno appreso la notizia da un giornalista.
Simon Gautier viveva a Roma e frequentava un dottorato in Storia dell’arte, dopo essersi laureato alla Sorbona. Era un appassionato di escursionismo e non era la prima volta che si cimentava in imprese del genere.