Ferragosto 2016, caldo gradevole, sole, mare ma anche tanta cultura. Napoli in prima fila tra le città d’arte del nostro Paese. La città partenopea rispetta le aspettative, in linea con le precedenti festività che l’hanno vista protagonista, capace di macinare numeri strepitosi in quanto ad arrivi in città.
Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, ha ricordato quando sia andato a modificarsi l’appeal della città, con un incremento deciso del turismo: “Vedo gente ovunque, napoletani, italiani e stranieri. A memoria non ricordo un clima così bello in città, un Agosto così“, scrive così sul suo profilo facebook il primo cittadino. Non è ancora possibile disporre di dati certi e ufficiali ma provando a reperire una camera sul sito Booking.com, la piattaforma più conosciuta ed utilizzata per prenotare un hotel, Napoli risulta prima scavalcando anche Venezia.
Numeri stratosferici anche per le isole del Golfo di Napoli: Capri, Ischia e Procida toccano il 99% e non sono da meno le località della costiera amalfitana e della penisola sorrentina che fanno registrare le medesime percentuali. Importante è stata anche l’affluenza dal punto di vista culturale : con un biglietto di soli tre euro è stato possibile vistare i musei più importanti dove sono in esposizione, in un allestimento rinnovato, tutti i gioielli: dalla leggendaria mitra gemmata ricca di 3464 pietre preziose, al collare in diamanti, gemme e gioie realizzato in 250 anni con i doni dei più importanti regnanti europei, al calice d’oro, rubini, smeraldi e diamanti.
Dalle 9 alle 15,30 ci sono state visite guidata gratuite a cura del direttore Paolo Jorio, tra vino del Taburno e taralli. Inoltre è stato possibile anche percorrere Il miglio sacro, il percorso guidato dalla Basilica dell’Incoronata Madre del Buonconsiglio a Capodimonte a Porta San Gennaro, attraversando il Rione Sanità e i suoi luoghi: le catacombe di San Gennaro, la Basilica di San Gennaro Extra Moenia, il cimitero delle Fontanelle, la Basilica di Santa Maria della Sanità, le catacombe di San Gaudioso e poi i palazzi Sanfelice e dello Spagnuolo, capolavori del barocco napoletano, la Chiesa di Santa Maria dei Vergini. Aperto anche il Pan, il Palazzo delle Arti in via dei Mille, che ha ospitato cinque mostre.
Avvenuto il «sold out» per Ferragosto, agli Scavi di Pompei interessati dal progetto di “musealizzazione” voluta da Massimo Osanna: i visitatori si sono mossi tra le rovine, incantati dalle grandi sculture di Mitoraj, affascinati dalla mostre, «Egitto a Pompei» allestita nella Palestra Grande, dove sono esposti anche gli affreschi di Moregine, e completata da un percorso attraverso domus e giardini, e «Live at Pompei, Underground» dedicata al video girato nel 1971 dai Pink Floyd, nelle gallerie dell’Anfiteatro, dal riallestimento della cucina della Fullonica di Stephanus, l’antica lavanderia, alle proiezioni multimediali nell’Antiquarium che raccontano la vita quotidiana di Pompei e l’eruzione del 79 d. C. Sono dati che non possono rispecchiare fedelmente la realtà, ma indicano una tendenza che da qualche tempo va consolidandosi. Napoli brulica sempre più di turisti ma è arrivato anche il tempo di intervenire drasticamente sui trasporti, al collasso nel mese di agosto e in alcuni frangenti al limite dell’indecenza. I visitatori apprezzeranno sicuramente l’arte, la cultura, il paesaggio e la cucina napoletana ma è necessario porre rimedio sui servizi da offrire loro e ai cittadini napoletani. L’ospitalità rappresenta un elemento di fondamentale importanza per poter incrementare gli arrivi turistici e pubblicizzare al meglio la città.