L’Onu sceglie l’Italia, uno dei paesi più desiderati dai viaggiatori di tutto il mondo ma anche tra i più colpiti dalla pandemia, per iniziare, proprio dal 1 luglio giorno della riapertura dei confini esterni di Schengen, il #RestartTourism mondiale con l’obiettivo di far ripartire in sicurezza questo settore così vitale e determinante dell’economia italiana e mondiale. Il segretario generale dell’Unwto Zurab Pololikashvili, accompagnato dal direttore Europa dell’organizzazione, l’italiana Alessandra Priante, sarà infatti in Italia dal 1 luglio per una visita tra Roma, Milano e Venezia durante la quale incontrerà tra gli altri i ministri Dario Franceschini e Luigi Di Maio, i sindaci Virginia Raggi e Giuseppe Sala, il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede. Pololikashvili consegnerà anche un riconoscimento per le politiche di sostenibilità all’aeroporto di Roma Fiumicino. Durante la visita italiana l’Unwto firmerà, per la prima volta nella storia, un memorandum d’intesta con la Fao per lo sviluppo del turismo rurale ed enogastronomico.
Il turismo che in Italia vale il 13% del pil rimane uno dei settori più danneggiati dalla pandemia: dopo diversi mesi di una crisi senza precedenti, il barometro mondiale del turismo dell’Unwto comincia a registrare dei timidissimi segnali di ripresa in alcune aree, in particolare nell’emisfero settentrionale, ma restano in vigore restrizioni sui viaggi nella maggior parte delle destinazioni. Gli arrivi di turisti internazionali hanno subito un calo del 44% nei primi quattro mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso con un drammatico picco del -97% nel mese di aprile a causa delle restrizioni di viaggio nel 100% di tutte le destinazioni in tutto il mondo. Questo secondo i calcoli dell’Unwto si traduce in una perdita di 180 milioni di arrivi internazionali rispetto allo stesso periodo del 2019 e di 195 miliardi di dollari di entrate turistiche.
“Sono molto felice – spiega Pololikashvili – che l’Italia sia la prima destinazione dell’Unwto dall’inizio di questa crisi globale. E’ un nostro forte alleato e leader mondiale del turismo. Il settore in Italia vale milioni di posti di lavoro e inoltre protegge e valorizza il patrimonio culturale unico del Paese dall’arte alla gastronomia”.
“Per questo – aggiunge – ho risposto con entusiasmo all’invito del ministro Franceschini e del governo italiano, che ha intrapreso sforzi incredibili per riavviare il turismo. L’eliminazione delle restrizioni ai viaggi è stata gestita con sicurezza in via prioritaria e in modo molto responsabile e sostenibile e sono sicuro che la riapertura delle destinazioni, così come il sostegno al settore privato, riattiveranno un settore così cruciale per il economie di tutto il mondo. L’Italia ha assunto la guida dell’accoglienza dei turisti ed è un esempio da seguire per altre destinazioni”.
“Sono molto fiera di questa missione, la prima nel mondo per il programma del #RestartTourism. All’Unwto – sottolinea Alessandra Priante – abbiamo voluto dare un segnale forte di sostegno al settore del turismo e trasmettere fiducia a livello internazionale su come anche i Paesi più colpiti, come ahimè l’Italia, hanno saputo reagire in maniera determinata e coraggiosa in un momento così difficile. Il turismo è il motore di riattivazione delle economie di molti paesi, ma anche un settore incredibilmente “umano”. Il ripristino della parte sociale, il recuperare la fiducia anche nel visitare ciò che non si conosce, saranno forse gli obiettivi più complessi”.