Manca solo l’ufficialità, ma Carlo Ancelotti è il nuovo allenatore dell’Everton.
Il compito che lo attende è decisamente uno dei più complicati della carriera, deve salvare una squadra che il portoghese Marco Silva gli lascia al quintultimo posto anche se nel frattempo in panchina si è seduto il traghettatore Duncan Ferguson. L’esordio ufficiale è previsto per sabato con l’Arsenal, altra squadra in crisi.
Il contratto di Ancelotti è di tre anni e mezzo, scadenza 30 giugno 2023. Percepirà uno stipendio di 4,5 milioni di euro a stagione, un po’ meno di quello che guadagnava al Napoli. Nel suo staff rimarranno sia il figlio Davide sia il genero Mino Fulco, ma il vice sarà quel Duncan Ferguson che ha portato avanti la squadra durante l’ultimo periodo (Silva è stato esonerato 11 giorni fa e contro il Manchester United non era già più in panchina). Carletto è atteso a Goodison Park già stasera, quando la seconda squadra di Liverpool sarà impegnata nei quarti di finale di Coppa di Lega contro il Leicester, rivelazione di questa stagione.
Tra i compiti di Ancelotti non c’è solo quello di ottenere la salvezza (attualmente le due terzultime Aston Villa e Southampton sono distanziate di 3 punti, a quota 15 contro i 18 dell’Everton) ma anche e soprattutto quello di recuperare in qualche modo Moise Kean, giocatore arrivato dalla Juventus accompagnato da molte aspettative ma per ora miseramente naufragato con i Toffees, zero gol segnati e molte critiche negative. Proprio nell’ultima uscita contro il Manchester United, l’attaccante è entrato al 25′ del secondo tempo ed è stato sostituito per scelta tecnica dopo appena 18 minuti. La spiegazione di Dungan Ferguson è stata questa: “Non è stato per la sua prestazione, avevo solo bisogno di fare un cambio per guadagnare un po’ di tempo. Avevo tanti attaccanti in panchina e ho deciso di sostituire lui. Non è stato davvero nulla di personale nei confronti di Moise”. Però intanto è toccato a lui e anche su questo ci sarà da lavorare.
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