La situazione in Ucraina continua. La guerra si può arginare con un accordo insieme all’Occidente. Il portavoce del Cremlino ha dichiarato alla Cnn che Putin potrebbe negoziare. Il presidente vuole accordi più soddisfacenti per la Russia.
Sebbene Putin ritiene che si siano alleggerite le esercitazioni, sembra non sia vero. Posizionate lungo il confine ucraino diverse forze russe. Washington ha fatto ritirare gli ultimi diplomatici a Kiev. Spostata anche l’ambasciata sul confine polacco.
“Non crediamo che Vladimir Putin abbia già preso una decisione finale“. Lo afferma John Kirby, portavoce del Pentagono. Secondo l’Intelligence, l’attacco è previsto per mercoledì.
Ha affermato Lavrov, ministro degli Esteri della Russia: “Ci sono chance di trovare un accordo con l’Occidente”. Si evince da ANSA che il presidente russo, citato dalla Tass, ha detto che l’espansione della Nato verso est ‘è infinita, molto pericolosa e avviene a spese delle ex Repubbliche sovietiche, inclusa l’Ucraina’.
Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha annunciato lo spostamento temporaneo di tutta l’ambasciata americana da Kiev a Leopoli. Dalle parole di ANSA.
Mario Draghi andrà domani a Parigi per “consultazioni e prospettive di impegno per il Sahel“.
“In caso di aggressione militare, saremmo pronti a sanzioni su vasta scala, se la Russia violerà nuovamente la sovranità ucraina, sapremo cosa fare“. Queste le parole di Olaf Scholz, cancelliere tedesco, durante il colloquio con Volodymyr Zelensky.
Ha concluso: “La sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina non sono negoziabili. Ci aspettiamo dalla Russia chiari segnali di de-escalation, un attacco all’Ucraina avrebbe gravi conseguenze“.
Il cancelliere incontrerà Putin domani a Mosca.
Anche il ministro Luigi Di Maio potrebbe incontrare a Mosca Lavrov, intanto domani si recherà a Kiev.
Kyiv Independent scrive: “Al 12 febbraio, il numero totale di truppe russe lungo i confini dell’Ucraina, comprese quelle in Bielorussia e nei territori occupati dell’Ucraina orientale e della Crimea, è di 87 gruppi tattici, circa 147.000 militari, compreso il personale aereo e navale. Queste truppe sono dotate delle armi e dei veicoli appropriati, nonché di unità di supporto logistico e medico. Tuttavia, finora non ci sono segnali che dispongano dei rinforzi aggiuntivi necessari per un’offensiva su larga scala”.
“Ci aspettiamo che questi esigui canali per il dialogo alla fine ci permetteranno di trovare una sorta di reciprocità da parte dei nostri oppositori e il desiderio di trovare una soluzione che veramente significherà il tenere conto dei nostri interessi. Nell’ambito delle questioni per noi essenziali, gli americani ignorano le nostre preoccupazioni, e mi riferisco alla questione delle garanzie di sicurezza che ha posto il presidente Putin. Quindi a questo proposito la situazione non è rosea, ma noi comunque speriamo. In qualità di persone ragionevoli, ci stiamo preparando al peggio, ma speriamo comunque nel meglio“. Le parole di Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino.
L’Unione europea sta pensando ad un piano per l’ipotesi migranti dall’Ucraina.
“Stiamo lavorando per un supporto dell’Unione ai confini con l’Ucraina e sto esortando tutti affinché ci sia solidarietà da parte dei Paesi membri”. Ha dichiarato un funzionario dell’Ue.