Si sa, il sottosegretario alle Infrastrutture Umberto del Basso De Caro ama definirsi “un artigiano della politica”, lui radicato sul territorio, primo degli eletti in Italia, nel PD, alle ultime Primarie.
Anche in queste settimane sta girando la Campania, incontri, dibattiti, sezioni territoriali. È stato alla Fonderia delle idee di Bagnoli per ascoltare. Lo abbiamo seguito in maniera informale all’incontro con la stampa presso la sede del PD di Benevento. In primis le rassicurazioni ai sindaci della valle Telesina, a loro modo preoccupati dal tracciato dell’Alta Capacità ‘Napoli-Bari’.
I primi cittadini telesini hanno avanzato il timore che la nuova linea ferroviaria possa compromettere una larga fetta del terreno vitivinicolo, vera e propria spina dorsale della vallata.
Allo stesso tempo c’è da salvaguardare una zona dove sono tuttora attivi diversi fabbricati, la maggior parte ricadenti nel territorio di Telese Terme: “Ho subito voluto incontrare i sindaci – ha affermato De Caro in conferenza stampa – assicurandoli immediatamente. Faremo tutto quello che è umanamente possibile fare, le loro richieste mi sono sembrate subito opportune e fattibili e c’è la mia volontà a dissipare certe preoccupazioni”.
Nessun problema con gli altri Comuni (rimodulazione della vecchia linea ferroviaria con la creazione della pista ciclabile oltre ad altri interventi di “risarcimento” ambientale), il nodo da sciogliere è quello
riguardante il tracciato nel territorio di Telese Terme: “Il sindaco Carofano mi ha fatto notare che il tracciato così come è previsto va proprio a tagliare numerosi fabbricati. La soluzione alternativa prevedrebbe una variazione progettuale di circa cinque-sei chilometri, spostandoci a ridosso del fiume. Cosa di non poco conto perché rischiamo di intaccare una zona a rischio esondazione, e dunque occorre prima di tutto il parere favorevole dell’Autorità di Bacino”.
Tra le ipotesi anche quello di costruire una sorta di sopraelevata per evitare qualsiasi contatto tra la nuova ferrovia e la zona ‘rossa’ del fiume.
Il secondo chiarimento riguarda invece l’allarme lanciato dal presidente Anac, Raffaele Cantone che aveva evidenziato, durante i lavori in Commissione Ambiente, il rischio di perdere trasparenza e concorrenza nel settore degli appalti e delle concessioni sui cantieri della ‘Napoli-Bari’, a causa delle troppe deroghe e dell’eccessivo potere dato al commissario straordinario dell’opera, Michele Elia: “Nessuna preoccupazione – ha assicurato De Caro – perché in questo caso è bene fare un distinguo. Elia avrà poteri straordinari solo ed esclusivamente per quanto riguarda i procedimenti, e per quanto riguarda le autorizzazioni: in pratica è un modo per velocizzare l’iter. Nessuna deroga invece, sarà a beneficio di Elia per quanto riguarda le gare d’appalto”.
Chiarezza fatta anche per un possibile slittamento dei lavori che non ci sarà: “I cantieri devono aprire entro il 31 ottobre del 2015“.
Infine De Caro ha voluto smorzare sul nascere qualsiasi tipo di polemica nei confronti dei ‘cugini’ irpini: “Non sono per la guerra tra i poveri – ha puntualizzato – e non ho assolutamente pensato e mai penserò di togliere dall’attuale progetto la creazione della stazione in superficie di Grottaminarda. Lo stesso Elia, al riguardo, non solo mi ha assicurato ma si è anche meravigliato per questo tipo di insinuazione che, francamente, non esiste”.
Poi le conclusioni: “I tempi sono stretti e lo sappiamo, io ci metto la faccia ma vorrei, una volta tanto, che le nostre comunità avessero un atteggiamento operativo e propositivo al riguardo”.
E infine un annuncio importante: legge di stabilità, tra le risorse richieste e destinate al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, stanzia 117 milioni di euro per la Trasversale Orte-Civitavecchia. Le risorse fanno parte di quelle deliberate nell’ambito del contratto di programma tra il dicastero e l’Anas. Serviranno a realizzare un ulteriore stralcio dell’arteria dopo Monte Romano. I fondi saranno disponibili già nel 2015.