Un anno fa scoppiava la guerra in Ucraina, precisamente in Donbass, a seguito dell’invasione russa nel territorio.
Putin annunciò “l’operazione militare” per difendere i cittadini russi in nel paese e, in poco, tempo, ebbe inizio un terribile conflitto che ancora oggi sembra non volgere al termine.
“Un anno fa, in questo giorno, proprio da questo luogo, verso le sette del mattino, mi sono rivolto a voi con una breve dichiarazione. È durata solo 67 secondi. Conteneva le due cose più importanti, allora e adesso. Che la Russia ha iniziato una guerra su vasta scala contro di noi. E che siamo forti. Siamo pronti a tutto. Sconfiggeremo tutti. Perché siamo l’Ucraina! È così che è iniziato il 24 febbraio 2022. Il giorno più lungo della nostra vita. Il giorno più difficile della nostra storia moderna. Ci siamo svegliati presto e da allora non ci siamo più addormentati”. Ha affermato il presidente ucraino Zelensky durante il suo discorso commemorativo.
Ricordando le numerose vittime del conflitto e gli sforzi del paese per contrastare i russi, afferma che l’Ucraina “non si fermerà fino a quando gli assassini non saranno assicurati alla giustizia”.
“Il mondo ha visto di cosa è capace l’Ucraina. Sono i nuovi eroi”.
“Il vostro sforzo rende più vicina la vittoria, e decide se l’Ucraina esisterà. Ogni giorno dipende da te, soldato ucraino. Sei la persona più importante, sei la ragione per cui sono oggi ancora vivi milioni di ucraini. Sei il motivo per cui suonerà la vittoria”.
“Gloria a voi e a tutti quanti aiutano ogni giorno, combattendo e salvando vite umane, Gloria ai nostri eroi! Gloria all’Ucraina!“, ha concluso.
Diverse le cerimonie commemorative in tutto il paese e, da ieri, anche nelle altre città dell’Unione Europea. In attesa che questa guerra volga alla conclusione, ogni territorio cerca di sostenere il popolo ucraino come meglio può attraverso, vicinanza e sostegno.