Con l’arrivo dell’estate tutti si apprestano ad andare al mare per rilassarsi o per godersi le vacanze dopo un intero anno di lavoro. Una delle domande che affligge ogni volta ogni bagnante è la seguente: “quando si può fare un bagno dopo aver mangiato?”. A questa domanda risponde il medico del pronto soccorso a Livorno e direttore scientifico della Salvamento Academy Riccardo Ristori “La regola da seguire è sostanzialmente una sola: entro in acqua se mi sento in buone condizioni fisiche, se sto bene. Bisogna ascoltare il nostro corpo, i segnali che ci invia”. Quindi, secondo il medico non c’entra nulla il fatto della “digestione” come molte persone pensano, ma è solo un fatto fisiologico, cioè dobbiamo “sentire” come si “sente” il nostro corpo. Lo stesso medico poi spiega a cosa è dovuto l’annegamento “Le cause più frequenti di annegamento sono altre: nel bambino, la mancanza di sorveglianza mentre nell’adulto l’incapacità di uscire da una zona di corrente e l’insorgenza di una patologia (ictus, infarto, convulsione) che si manifesta casualmente in acqua“. Infine Ristori spiega i casi di choc termico “Lo choc termico esiste come patologia, ma è una condizione che si verifica quando la temperatura dell’acqua è sotto i 5 gradi. L’acqua dei nostri mari si aggira intorno ai 20-21 gradi, quindi direi che non si corre questo rischio”.