Non è stata l’ecatombe del Marassi ma quasi. Quello visto ieri sera, nell’esordio di Champions League in trasferta contro il Braga, è un Napoli diverso dall’anno scorso, ma anche da quelli che siamo stati abituati a vedere negli ultimi anni.
Una squadra che soffre, alla ricerca ossessiva della verticalità e del contropiede, senza nessuna pretesa di imporre il proprio gioco.
Nel primo tempo gli uomini di Garcia scendono in campo più motivati e cattivi rispetto alle ultime uscite, mettendo in difficoltà gli avversari con numerosi tentativi, tutti sventati egregiamente dal portiere del Braga Matheus o respinti dai legni.
Al tramonto della prima frazione di gioco arriva la conclusione che porta in vantaggio gli azzurri: sponda di Osimhen e sinistro di Di Lorenzo che bacia la traversa e si insacca per l’1-0.
La seconda metà di gioco riprende e il Napoli torna quello delle scorse settimane: una squadra timida, che pensa maggiormente a contenere gli avversari piuttosto che a rendersi pericolosa.
A parte un’occasione di Zielinski in area al 72′, i campioni d’Italia creano poco e negli ultimi 10 minuti soffrono le iniziative dei portoghesi.
All’83’ una dormita difensiva propizia il gol del pareggio per il Braga, con Bruma lasciato libero di colpire di testa indisturbato.
Dopo 5 minuti gli azzurri tentano di riportarsi in vantaggio: un cross di Elmas viene respinto sui piedi di Zielinski in area di rigore, il polacco raccoglie la sfera e mette una palla tesa in mezzo.
Il cross viene deviato sfortunatamente da Niakhaté, difensore del Braga, che con un autogol costringe i suoi ad inseguire.
Negli ultimi istanti di gioco i padroni di casa si rendono pericolosi e colpiscono un palo con Pizzi: la partita termina col risultato di 2-1 per il Napoli.
Nonostante la vittoria sono numerose le notizie negative: una prestazione non all’altezza da parte dei campioni d’Italia, che vincono grazie ad un autogol fortunato, e l’infortunio di Rrahmani dopo 13 minuti, sul quale la società non ha ancora rilasciato comunicati.
