Allo Stadio Olimpico di Roma, va in scena la Finale della Coppa Italia. A contendersi il trofeo detenuto dalla Juventus sono la stessa squadra torinese e il Milan di Brocchi.
Una coppa per due, ma dal significato completamente opposto. Se la Juventus di Allegri, infatti, mira al trofeo “soltanto” per ampliare la bacheca colma di titoli nazionali degli ultimi anni, il Milan, al contrario, mettendo le mani sulla Tim Cup, staccherebbe un biglietto importantissimo per la prossima Europa League, dalla quale resterebbe altrimenti fuori dato il piazzamento al 7o posto in campionato.
Davanti al televisore, tifosi speciali della Vecchia Signora, saranno seduti i giocatori e i tifosi neroverdi del Sassuolo. La formazione emiliana, infatti, avendo conquistato la 6a piazza in Serie A, centrerebbe, in caso di vittoria della Juventus, una storica qualificazione ai preliminari di Europa League.
Questione di prestigio, ma non solo. Di Francesco, a tal proposito, punta alla Coppa per provare a trattenere i tanti giovani talenti di cui la sua squadra è piena e che, a ben vedere, sono ambiti dalle più disparate formazioni italiane e europee.
Tornando alle due contendenti, però, c’è anche da sottolineare come la Coppa Italia sia di vitale importanza anche per la dirigenza dei rossoneri. Berlusconi ha bisogno, infatti, di legittimare la scelta del cambio allenatore che ha visto avvicendarsi Mihajlovic e, appunto, Brocchi. I tifosi sono scontenti e pronti ad una nuova contestazione. Non sarebbe certamente la prima in questa ennesima stagione povera di soddisfazioni. La finale di sabato, poi il mercato, serviranno a ricucire un rapporto ormai logoro tra le parti.
E mentre le due compagini si preparano a questa nuova sfida, le belle notizie per l’italiano dell’anno, Claudio Ranieri, non finiscono di giungere alle prime pagine dei giornali.
Dopo aver, infatti, compiuto la straordinaria impresa di vincere la Premier League con il Leicester City, l’allenatore romano verrà insignito del titolo di Grande ufficiale dell’ordine al merito della Repubblica Italiana direttamente dal Presidente Mattarella.
L’onorificenza, in passato, era stata conferita solamente a grandissimi del nostro panorama sportivo come Sara Simeoni nell’86, Gino Bartali l’anno successivo, Silvio Piola nel ‘93 e Reinhold Messner nel 2014, mentre Gianfranco Zola, proprio come Ranieri, venne nominato Membro onorario dell’Impero britannico, l’equivalente del “Sir” per chi non è nato nel Paese di Sua Maestà.
Per una favola, quindi, che non vuol saperne di finire, c’è una sfida dalle mille sfumature che sta per accendersi questo fine settimana e che influenzerà il futuro di almeno una delle società contendenti.
In mancanza della Serie A, il weekend calcistico è servito.