Un’imponente nube di sabbia del Deserto del Sahara è diretta sulla costa sudorientale degli Stati Uniti, dove è attesa per martedì 23 giugno. Secondo quanto riporta la CNN, la polvere di dune si troverebbe ora nel bel mezzo dell’Atlantico, e quando toccherà la terraferma avrà compiuto oltre 8000 km di volo. L’evento documentato dai satelliti non è poi così raro e potrebbe concedere un attimo di fiato da una precoce e particolarmente attiva stagione degli uragani.
TRASLOCHI AEREI. Secondo la NASA, ogni anno i venti sollevano in media 182 milioni di tonnellate di sabbia dal Sahara, in particolare dal Bodélé, una depressione situata nel Ciad settentrionale, ai margini del deserto, considerata una delle più attive sorgenti di polveri al mondo. Tutto questo materiale, l’equivalente del carico di 689.290 camion, viene sollevato in direzione dell’emisfero occidentale. Il fenomeno è più frequente tra la tarda primavera e l’inizio dell’autunno, e quando la sabbia incontra venti intertropicali abbastanza potenti da portarla sulla riva opposta, riesce ad arrivare fino alle coste americane.
Le nubi di sabbia che si spingono più a sud finiscono per fertilizzare con sostanze nutrienti come fosforo, azoto e ferro la Foresta Amazzonica; parte del prezioso carico si riversa invece sui Caraibi. Questa volta, la nube di polveri diretta sulle coste meridionali degli Stati Uniti potrebbero rallentare per qualche giorno la formazione delle tempeste.
TREGUA. Non sarà tanto la sabbia a “mettere in pausa” gli uragani, quanto l’aria secca e le raffiche di vento che ad essa si accompagnano. Gli uragani si alimentano di aria calda e umida, e l’aria secca in arrivo dal Sahara potrebbe stazionare sulla costa per una settimana, offrendo al meteo un po’ di tregua. La sabbia in arrivo potrebbe creare qualche provvisoria irritazione a chi soffre di problemi respiratori, ed è anche destinata ad accentuare di tonalità rossastre i tramonti di inizio estate.