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UNA SFILATA D&G,UNA CITTA’ SVENDUTA,UN SINDACO MANAGER

Sicuramente è stata felice la scelta di festeggiare a Napoli l’anniversario della premiata ditta. Molto meno (felice) è stata la gestione delle criticità annesse da parte del Governo Locale… De Magistris, infatti, al “premiato duo”, non soltanto ha concesso l’utilizzo delle vie della città (per la famigerata sfilata ed attività annesse) a titolo del tutto gratuito, ma ha (anche) consentito la chiusura – finanche ai pedoni – di significative parti della città.

Come al solito, non tutti hanno la capacità di vivere “il ruolo” ricoperto nella corretta impostazione del caso. Non tutti hanno la capacità manageriale di scegliere e praticare la cosa più adatta, più seria e più adeguata allo scopo ed alla Città. Napoli ed i Napoletani sanno essere molto orgogliosi, appassionati, caldi e travolgenti. Dovrebbero esserlo sempre, però: chi vuole godere di questa terra, del suo calore e della sua storica ed inestimabile bellezza, deve sapere che c’è un dazio specifico da pagare. Non è che gli concediamo la città “a gratis” perché, poi, ci sarebbe un potenziale ritorno economico da gestire.

Un sindaco Manager non avrebbe svenduto Napoli alla sedicente notorietà potenziale, ma avrebbe capitalizzato al massimo le possibilità offerte dall’evento. Ma per chi è capace di fare soltanto demagogia, sempre, comunque e ad ogni costo, la serietà e la lungimiranza delle scelte (come la stessa dimensione manageriale), ovviamente, mancano.

Comunque sia, chi doveva decidere, ha deciso: peccato che l’abbia fatto pensando soltanto a sè stesso. È vero che, come diciamo a Napoli, i due stilisti “busseranno alla porta coi piedi” (nel senso che doneranno – il concetto è esattamente questo – circa 90.000,00 euro complessivi per la fruizione di una serie di servizi comunali), ma accontentarsi non è mai una cosa adeguatamente degna, soprattutto per una tra le più belle città del mondo.

Comunque sia, resta l’assunto, il “postulato (il)logico”, quell’accondiscendenza che fa male, sia a questa terra che alla sua gente. Dal “se volete l’onore di…” al “ma che onore! Prego, accomodatevi: facite comme si stisseve ‘a casa vostra”, insomma. Il che davvero è assurdo.

Al di là della visione politica, Napoli merita molto più rispetto. Di essa si è sempre parlato. Fa parte della storia. Tanti suoi siti sono finanche patrimonio dell’Unesco: della retorica e della pubblicità offerta da un evento organizzato su una parte della città concessa gratuitamente, può fare tranquillamente a meno..

Salvatore Castello

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