Il principale inviato Usa all’Unesco Chris Hegadorn ha dichiarato che il pregiudizio anti-Israele e la burocrazia opaca stanno portando problemi per l’Organizzazione delle Nazioni Unite e ha chiesto anche profonde riforme.
Hegadorn ha, da poco lanciato l’appello alla sede centrale dell’organizzazione a Parigi, precisando che la decisione Usa di ritirarsi dall’Unesco – che entrerà in vigore il 31 dicembre 2018 – “non è stata presa con leggerezza”, ma si è resa necessaria sia per ragioni di bilancio, sia per l’inclusione della Palestina come membro sia per quei Paesi che utilizzano l’agenzia per fare avanzare i loro programmi politici. Hegadorn ha poi invitato l’Unesco a fare di più per prevenire l’estremismo violento tramite l’istruzione, in particolare sui social media e che gli Usa continueranno a “sostenere gli ideali su cui è stata fondata” l’organizzazione.