L’altra sera sera guardavo ”Amore criminale”, mandato in onda da RAI 3 e riflettevo sulla rappresentazione massmediatica della violenza sulle donne.
Mi sono occupata , qualche anno fa, della rappresentazione della devianza con Amato Lamberti nell’ambito della sociologia della letteratura e della comunicazione e stanotte non riuscivo a dormire per le scene del dolore delle donne, delle quali Barbara De Rossi raccontava la storia. Mi sono interrogata sul mio odierno impegno. Mi sembra paradossale che, mentre si discuta, a livello nazionale, della presenza di genere in Parlamento, le donne siano abusate e barbaramente uccise nella quotidianità.
Il fenomeno riguarda donne appartenenti a differenti condizioni socio-economiche, culturali e professionali. Nel 2008/2009, con il Comune di Torre Annunziata abbiamo istituito uno Sportello Rosa di Ascolto ed Intervento, in via Castriota, per raccogliere dati sistematici che avrebbero meritato, a mio avviso, un’ulteriore e puntuale analisi e riflessione. Ma si sa come procedono queste cose.
Hanno risonanza per i politicanti di turno che non hanno intelligenza ( in senso etimologico ) e lungimiranza progettuale. Ma non voglio scivolare sul terreno del j’ accuse. Voglio, piuttosto, riflettere sulla possibilità di condividere con Uomini e Donne un percorso di analisi di un fenomeno così ampiamente diffuso nel Paese.
Primo spunto di ricerca-azione : com’è possibile che nati da donna esprimano una simile ferocia? Secondo : origini e cause della patogenesi della violenza sulle donne.A tutti gli uomini e a tutte le donne di buona volontà, a tutte le soggettività culturali, seppur differenti, chiedo di intraprendere un cammino comune di lettura , di crescita emotivo-affettiva e relazionale… Lo chiedo umilmente perchè non ho alcuna risposta.
In unità.