Economia e Welfare

Usa 2020, ultimo duello Trump-Biden su virus, corruzione e tasse

L’ultimo faccia a faccia tra Trump e Biden prima delle elezioni del 3 novembre è stato, anche se duro, meno teso del precedente. Al presidente, il quale assicurava che “la pandemia sta andando via in Usa e il vaccino è in arrivo”, il candidato dem ha ribattuto che la situazione è “peggio che in Europa”. Scontri anche su corruzione e tasse, sanità, rapporti con la Corea del Nord e separazione delle famiglie dai bambini al confine col Messico.

Trump, riporta Tgcom24, ha aperto il dibattito parlando proprio del coronavirus, e sostenendo che “la pandemia sta andando via ovunque negli Usa e il vaccino è in arrivo”. Immediata la replica dell’avversario: “altro che scomparire, la pandemia negli Stati Uniti è peggio che in Europa, e il presidente Trump non ha nessun piano”. E ha quindi insistito: “Un presidente responsabile di tante morti non può rimanere al potere. Il presidente Trump ha mentito e mente al Paese, la gente sta morendo”. Trump si è limitato a replicare che la situazione “è colpa della Cina”, che “abbiamo un vaccino in arrivo, è pronto, sarà annunciato nelle prossime settimane” e che “non possiamo chiudere il Paese o non avremo più un Paese”. Biden invece ha chiarito che una volta eletto “fermerò il virus, non il Paese. Ma per aprire il Paese servono misure standard, le mascherine, il rispetto del distanziamento sociale, il plexigas ai tavoli dei ristoranti”. Ma il presidente ha replicato che “New York è una città fantasma, il plexigas  nei ristoranti non è la risposta, la cura non può essere peggiore del problema”,

Lo scontro si è quindi spostato sulla politica estera, con l’annuncio di Biden che “se sarò eletto, Mosca, Pechino e Teheran pagheranno un prezzo per le loro ingerenze
nelle elezioni”. Trump, da parte sua, ha rivendicato il lavoro fatto con la Corea del Nord; “Con Kim Jong Un abbiamo relazioni molto buone, abbiamo evitato una guerra”, e finora il problema è stato che “non gli piaceva Obama”. Lapidaria la riposta di Biden: “Kim è un delinquente, ecco perché non piaceva al presidente Obama.

Sulle accuse di corruzione lanciate da Trump (secondo il quale il figlio di Biden ha ricevuto 3,5 milioni di dollari dalla moglie dell’ex sindaco di Mosca), invece, Biden ha risposto chiarendo di “non aver preso un penny da un’entità straniera, tu invece hai un conto in Cina dove hai pagato tasse 50 volte superiori a quelle pagate in Usa e non hai reso note le dichiarazioni dei redditi, cosa mai c’è lì?”. Biden ha quindi difeso il figlio ricordando il caso che ha portato al procedimento di impeachment: “La persona che ha avuto problemi in Ucraina è Trump, per aver tentato di corrompere il governo ucraino perché dicesse qualcosa di negativo su di me. E  – ha aggiunto indicando il rivale – l’unico che ha fatto soldi con la Cina è questo tizio”.

Sul tema della sanità, quindi, Biden ha lanciato la “Bidencare”: “Una Obamacare più un opzione pubblica”, ha spiegato. “La sanità non è un privilegio, è un diritto”, ha detto Biden, accusando Donald Trump di voler abolire la riforma sanitaria di Barack Obama che ha dato la copertura assicurativa a milioni di americani.

Infine, Biden ha attaccato Trump anche sull’immigrazione, definendo “criminale” la separazione dei bambini dai genitori immigrati al confine col Messico praticata dall’amministrazione Trump “Li hanno strappati alle loro madri e ora sono soli, non sanno dove andare”, ha accusato. “Non li abbiamo separati”, ha tentato di
difendersi il presidente, sostenendo che i bambini sono portati dalle gang di trafficanti di persone e che le gabbie usate per tenere i clandestini furono costruite nel 2014 durante la presidenza Obama.

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