Il capo della Casa Bianca, sarebbe dunque intenzionato ad abrogare o limitare la norma costituzionale che prevede il conferimento della cittadinanza a chi nasce sul territorio nazionale, indipendentemente dalla nazionalità o dallo status dei genitori. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, pertanto si è pronunciato in maniera dura, e pronto a cancellare lo ius soli rilanciando la linea dura in materia di immigrazione.
in un’intervista Trump, ha dichiarato «Siamo l’unico paese al mondo dove una persona arriva e ha un figlio che diventa cittadino degli Stati Uniti con tutti i relativi benefici. È ridicolo e deve finire». L’abrogazione o limitazione della norma avrebbe conseguenze molto serie sul fronte dell’immigrazione. Il presidente, sottolineano gli analisti, metterebbe così in discussione una delle colonne portanti della Costituzione. Infatti, secondo il principio sancito dal quattordicesimo emendamento, è automaticamente cittadino statunitense chiunque nasca sul territorio americano e sia soggetto alla sua giurisdizione, fatta eccezione, quindi, per diplomatici ed eventuali truppe straniere d’occupazione. Tra gli esperti, c’è chi ritiene che la norma costituzionale non possa essere abrogata da un semplice decreto presidenziale. Servirebbe invece una riforma costituzionale che richiede la maggioranza dei due terzi del Congresso. Paul Ryan, speaker della Camera, repubblicano di schieramento, non è d’accordo e ha ribadito che a suo parere «non si può mettere fine al diritto di cittadinanza legato alla nascita con un ordine esecutivo».
Il Presidente U.S.A., sostiene di essersi consultato con la squadra legale della Casa Bianca che avrebbe confermato la possibilità del presidente di modificare la norma.
Raffaele Fattopace