Per ora non sarà previsto l’obbligo di vaccino, ma l’ipotesi in corso è di creare una sorta di certificato speciale, o patentino per coloro che si vaccineranno. Un certificato di immunità, in pratica. Ma di cosa si tratterebbe? Il Governo starebbe predisponendo una piattaforma informatica che consentirà di gestire la verifica della somministrazione del siero per sapere come si chiamano le persone che lo hanno ricevuto e dove, in modo da poter seguire la tracciabilità sul territorio. A stabilire come farlo sarà il ministero della Salute.
Queste le parole del commissario all’Emergenza Domenico Arcuri sull’arrivo del vaccino, mentre spiega come il Governo sta disegnando il piano di distribuzione.
Quindi no obbligo, anche perché i sondaggi mostrano che gli italiani, almeno una buona parte, non è propensa a volerlo fare. La velocità con cui è stato creato e testato lascia ancora dei dubbi.
Diciamo una cosa però: del patentino per il vaccino non ha ancora parlato nessuno del governo, ma solo il commissario che ormai quasi quotidianamente, sul vaccino, si lancia in dichiarazioni talvolta ardite.
Il primo disponibile, per ora, sembra sarà quello di Pfizer: all’Italia arriveranno 3,4 milioni di dosi nella seconda parte di gennaio. Saranno subito vaccinati 1,7 milioni di italiani e ogni vaccinato dovrà fare il ritorno dopo tre settimane. Poi sulla base delle previsioni non ancora validate dagli enti autorizzativi una parte importante della popolazione potrà essere vaccinata entro il primo semestre del prossimo anno o entro il terzo trimestre 2021.
Quindi sistemata la questione distribuzione e conservazione, ci sono anche i dettagli , che dettagli non sono, da tenere in considerazione. Stiamo parlando delle siringhe che serviranno e sui ritardi che potrebbero crearsi. Il 17 novembre il ministero della Salute ha inviato specifiche tecniche e quantità delle siringhe e degli aghi che il Governo dovrà acquistare per rendere certa la somministrazione per il primo e altri vaccini.
Arcuri su questo utilizza termini che offrono un po’ meno sicurezza: «Confido che lunedì prossimo riusciremo a bandire la richiesta di offerta per acquistare siringhe, aghi e altri accessori indispensabili a garantire la somministrazione. Sarà un acquisto molto corposo e un po’ articolato: le tipologie di siringhe sono almeno tre e le misure degli aghi almeno sei. Auspico di essere in possesso delle siringhe prima di avere le dosi». “Confidiamo”(e anche qualcosa di più) anche noi.