Nell’ambito di una conferenza tenutasi oggi a Napoli sul tema della legalità, della funzione rieducativa delle carceri e del ruolo delle forze dell’ordine e delle cooperative sociali in questo delicato processo, abbiamo incontrato Valeria Valente, candidata sindaco nel capoluogo campano alle prossime elezioni. In dialogo con il pubblico, al quale hanno partecipato anche Samuele Ciambriello e il presidente del Consiglio regionale della Campania, Rosetta D’Amelio, le abbiamo posto alcune domande sul presente e il futuro della città dove è nata e dove concorre alla carica di sindaco per il PD.
«Il sistema carcerario, in una città o in una qualunque altra realtà sociale, è un sistema importante anche e soprattutto rispetto alle tante emergenze di queste settimane e di queste ore. In questi giorni continuano a chiederci che cosa possa fare un sindaco nel campo della sicurezza, e la risposta è che può fare tante cose. Un sindaco deve innanzitutto costruire il contesto che determina la sicurezza. Intanto dobbiamo chiarire qual è la qualità della vita all’interno delle carceri, quanta e quale è la certezza della pena, e soprattutto qual è l’indice di recidiva dei detenuti e quanto è collegato alle condizioni di vita in cui hanno vissuto e scontato la loro pena.
In questa logica, trovo particolarmente prezioso il contributo che può dare il personale che lavora nelle carceri. È come nelle scuole: un ragazzo cresce bene se gli insegnanti fanno con amore il loro mestiere, ma se per primi gli insegnanti sono sottopagati e bistrattati contribuiscono a costruire un sistema non virtuoso e non positivo».
Qual è dunque l’eredità che raccogliamo dalla precedente amministrazione?
«Non so quanti di voi sanno quali sono state le politiche di gestione del patrimonio immobiliare di questa amministrazione, che non è stata in grado nemmeno di fare il minimo essenziale. Noi abbiamo un patrimonio gestito malissimo, un’edilizia residenziale e pubblica fatiscente, e abbiamo un problema persino nel quantificare e nel catalogare questi beni di cui disponiamo.
Quest’amministrazione ha fatto, da questo punto di vista, una scelta negativa, quella di dialogare solo con una parte della cooperazione, e lo ha fatto non solo mortificando le altre cooperative che lavorano su questo territorio, ma anche ovviamente la qualità del servizio che offrono. Dobbiamo perciò – e questo è parte del mio programma – costruire un pool dell’amministrazione in grado di gestire le risorse europee e aiutare i servizi e gli assessorati competenti nel proprio settore di riferimento, e soprattutto dobbiamo tornare ad investire un po’ nel welfare. Se si razionalizzano le risorse, sono convinta che potremo investire di più nel settore delle politiche sociali».
Ci può dire qual è una delle emergenze che intende risolvere nei suoi primi 100 giorni, se dovesse essere eletta?
«Un investimento serio nell’edilizia scolastica, restituire scuole belle ai nostri ragazzi, e utilizzare tutte le risorse messe a disposizione da Palazzo Chigi. Ce ne sono, perché ad oggi non state utilizzate tutte quelle che erano disponibili da parte dell’amministrazione comunale di Napoli, che è una delle ultime in classifica quanto a capacità di spesa dei fondi, a fronte di un’esigenza davvero grande delle nostre scuole di essere rimesse a posto. Questo significa soprattutto restituire scuole più sicure ai nostri ragazzi».
Crede che gli eventi recenti all’interno del PD, in Campania, possano influire negativamente sulla sua campagna elettorale?
«Sta a noi raccontare che esiste un altro PD, che esiste un altro volto della politica. Noi dobbiamo essere consapevoli del fatto che la criminalità prova ad infiltrarsi ovunque, ma se la nostra reazione è netta, chiara e determinata, credo che la gente ci capirà».
Quindi è fiduciosa?
«Ho fiducia nell’intelligenza delle persone, nel saper analizzare caso per caso, nel non farsi prendere da una deriva giustizialista, nel saper distinguere un processo da una sentenza e sapere che il PD non si gira dall’altra parte, ma dà delle risposte adeguate a quest’emergenza».
E in che modo pensa si possa rispondere?
«Innanzitutto mettendo in campo liste specchiate e pulite di persone perbene. Io ho chiesto a tutti i miei candidati, anche nelle municipalità, il casellario giudiziario e certificato dei carichi pendenti. In questo momento è doveroso fare un passo in più, e chiedo ai tanti giovani di rendersi protagonisti e mostrare un altro volto della politica, una politica che è in grado di fare autocritica e di provare a cambiare».
Sa dirci se Renzi tornerà a Napoli nelle prossime settimane in vista delle elezioni?
«Sicuramente sì».