Qui ed ora

VASCO ROSSI INFIAMMA IL #MODENAPARK AL GRIDO DI : “NON ABBIATE PAURA”

Su un palco che sembra un transatlantico, larghissimo, alto come un palazzo, esplosivo arriva Vasco Rossi, intonando Also sprach Zarathustra. La scossa arriva dalle prime note di Colpa d’Alfredo, quel pezzo scritto tanti anni fa, e che raccontava le disavventure notturne di un ragazzo, e lo faceva col linguaggio vero, quello parlato, quello della strada, come nessuno aveva fatto prima.  “Questo è un richiamo tribale” dice Vasco, parte Bollicine, potente, ironica, sprezzante, un dileggio di tutto il mondo degli inganni, della pubblicità, dei trucchi con cui ci vogliono fregare, a cui contrapporre ferocia, sarcasmo, arte del disinganno, le parole del commercio rivoltate contro il commercio stesso: “chi non vespa più e si fa le pere” canta, ironizzando su vecchi slogan. Vasco si diverte, si vede, vuole godersi fino in fondo la festa, ride,  allude, sbeffeggia, ma è subito capace di fare sul serio, di cambiare registro in pochi secondi e blandire il lato più tenero e malinconico della enorme platea con uno degli inni più amati, la dolente e disperata Ogni Volta, una di quelle canzoni semplici e perfette, nate tra notti stralunate e albe ghiacciate, melodie in cui la gente può riversare il proprio bagaglio di emozioni, per intero. E per continuare su tenerezza, memorie, fragilità, chiama sul palco Gaetano Curreri, che fu tra i primi a credere nel giovane talento di Vasco e che con lui ha continuato a scrivere, di tanto in tanto. Evocano insieme Anima fragile, dopo che Curreri al piano ha ricordato antichi frammenti di canzoni. Arriva dopo Liberi liberi, con un Medley acustico nel quale come per miracolo sembra parlare a uno ad uno dei presenti, in modo più intimo, per l’appunto. L’enorme schermo aiuta, stringe sulla faccia di Vasco, mostra a tutti il suo sguardo, ingrandito, svelato, ognuno può verificare la sincerità dell’eroe, la qualità del suo coraggio, la validità della delega che gli ha concesso e la misura canzone dopo canzone: Il tempo crea eroi, Una canzone per te, Va bene va bene, Senza parole, Stupendo.

Al #ModenaPark erano in 220.000 persone, tutte infiammate dalle note del grande Vasco Rossi, leone del rock che conclude il maestoso concerto con: “Non abbiate paura”, rivolto a tutti i giovani.

Potrebbe piacerti...