Una serata magnifica allo Stadio San Paolo di Napoli che vede protagonista il rocker emiliano Vasco Rossi!
Ieri sera, venerdì 3 luglio 2015, oltre 56.000 gli spettatori in attesa del grande concerto, bella scenografia, interessante presenza scenica e giochi di luce accattivanti. Il pubblico è in delirio, trasportato della poesia della sua musica; Vasco come al solito intrattiene il pubblico anche con il suo spirito da vero showman.
Questo di Vasco è un concerto iniziato giorni prima, prima che si accendessero le luci, prima che cominciasse la musica, in un’atmosfera che solo il tour del Blasco sa regalare. Un evento da vivere a 360 gradi, e così, con largo anticipo, i fans partono dalle proprie città per raggiungere il luogo dell’evento e trascorrere le notti sotto una tenda in attesa che il grande show abbia inizio.
Appena iniziato il concerto, in un attimo sono state spazzate via dalla musica e dall’entusiasmo del pubblico le polemiche che hanno accompagnato la vigilia, soprattutto sugli eventuali danni al manto erboso dello stadio.
Il rocker di Zocca sul suo profilo Facebook riporta un pensiero di Federico Vacalebre de Il Mattino: “Gli toccò chiudere il San Paolo 11 anni fa, 9 luglio 2004, gli tocca riaprirlo. In mezzo ci sono state le solite polemiche sul prato e l’assordante silenzio di una città che è sempre più afona e silenziosa sul fronte musicale. Vasco Rossi è arrivato a Napoli e i suoi occhi azzurri si sono accesi ritrovando una città che ben conosce“. Una città che vorrebbe conoscere ancora meglio, dice, smentendo una volta di più le frasi che gli sono state attribuite per mezzo di un post inviato sui social: “Attenzione!! La bufala che circola sul web di una dichiarazione offensiva nei confronti del sud da parte di Vasco è completamente falsa. Il signor Amatruda Liberato che la sta facendo circolare andrà incontro a una querela per diffamazione! Tranquillizziamo i fans che nessuno ci fermerà e stiamo arrivando”
Sono state due ore abbondanti di pazzesco concerto, già reduce dai trionfi di Bari, Firenze, Bologna Milano, Torino. Un concerto coinvolgente, completo e compiuto, nonostante sia cominciato con un’ora di ritardo a causa di un fortissimo male che da una spalla è passato alla schiena che perseguita Vasco da giorni, nonostante siano saltati due blocchi, quello dance e l’acustico ma il concerto c’era tutto! Inizia con il tema di «Zoia» di Shostakovich.
Di seguito la scaletta del concerto:
1 Sono innocente ma / 2 «Duro incontro» / 3 «Deviazioni» / 4 «L’uomo più semplice»
5 «Dannate nuvole» / 6 «Quanti anni hai» / 7 «Siamo soli» / 8 «Credi davvero»
9 «Guai»/ 10 «Il blues di una chitarra sola»/ 11 «Manifesto futurista della futura eternità»
12 Interludio 2015 e «Rockstar» con la sola band / 13 medley acustico con «Nessun pericolo… per te», «E…», «L’una» e «La noia» / 14 «Quante volte» / 15 «…Stupendo»
16 «C’è chi dice no» / 17 «Sballi ravvicinati del terzo tipo» / 18 «Rewind» / 19 «Vivere»
20 «Come vorrei» / 21 «Gli angeli»
Verso le 23.40 arrivano i Bis:
medley rock con «Delusa» / «T’immagini» / «Mi piaci perché» / «Gioca con me»
«Sally» Inquadrata sul grande schermo, una fan delle prime file opta per il topless: boato allo stadio. Piovono reggiseni e mutandine sul palco. Vasco li raccoglie mentre canta “Fammi godere”. Poi si lascia scappare un malandrino: “Fammi un p… piacere”. E lo stadio rilancia con “‘O surdato ‘nnammurato”. Lo stadio esulta!
Si chiude il concerto con “Siamo solo noi” e dedica a Pino Daniele:
“Napoli è mille colori – dice il Komandante – e io voglio dedicare questo concerto a un caro amico e un grande artista. Viva Pino Daniele”. Il San Paolo, colpito al cuore, applaude, piange, ride, urla: “Pino Pino Pino…”
…e mentre le persone si allontanano con “Albachiara”, tenera è la notte.
Grazie Vasco!