La Santa Sede, riguardo al Venezuela, chiede a tutti gli attori politici “che venga assicurato il pieno rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, nonché della vigente Costituzione, che si sospendano le iniziative in corso come la nuova Costituente che, anziché favorire la riconciliazione e la pace, fomentano un clima di tensione e di scontro e ipotecano il futuro; si creino le condizioni per una soluzione negoziata” come scrive in una nota.
Tensione alle stelle a Caracas dopo l’insediamento della Costituente pro-Maduro: non lontano dalla sede del parlamento, la ‘guardia nazionale bolivariana’ ha lanciato gas lacrimogeni contro un gruppo di manifestanti dell’ opposizione. La polizia ‘chavista’ aveva fin da stamane bloccato gli ingressi alla sede parlamentare, ricordano gli oppositori, sottolineando che nella zona ci sono ora gruppi di motociclisti ‘chavisti’ e un blindato della ‘guardia bolivariana’.
La Santa Sede esprime “profonda preoccupazione per la radicalizzazione e l’aggravamento della crisi in Venezuela – afferma ancora una nota della Segreteria di Stato vaticana -, con l’aumento dei morti, dei feriti e dei detenuti” e il Papa “direttamente e tramite la Segreteria di Stato, segue da vicino tale situazione e i suoi risvolti umanitari, sociali, politici, economici ed anche spirituali e assicura la sua costante preghiera per il Paese e tutti i venezuelani”.
La Santa Sede segnala, nella crisi in corso in Venezuela, “le gravi sofferenze del popolo per le difficoltà a procurarsi il cibo e le medicine, e per la mancanza di sicurezza“. “La Santa Sede rivolge, infine, un accorato appello all’intera società affinché venga scongiurata ogni forma di violenza, invitando, in particolare, le Forze di sicurezza ad astenersi dall’uso eccessivo e sproporzionato della forza”.
Macron ha condannato le violenze. La Francia “deplora l’evoluzione della situazione in Venezuela e condanna le violenze che si sono aggravate negli ultimi giorni e hanno nuovamente causato numerose vittime”: è quanto si legge in una nota diffusa dal servizio stampa del presidente francese Emmanuel Macron, secondo cui l’arresto di Leopoldo Lopez e Antonio Ledezma, martedì scorso primo agosto, è a questo proposito “un nuovo segnale molto negativo”. Il dialogo “è l’unica via possibile per consentire al Paese di uscire dalla crisi che lo attraversa e di cui il popolo venezuelano è la prima vittima”, conclude l’Eliseo.
Ieri la Procura Generale venezuelana ha chiesto a un tribunale di Caracas di annullare l’insediamento dell’Assemblea Costituente promossa dal governo. La richiesta, secondo quanto annunciato dalla Procura, è stata fatta “in base alla presunzione che siano stati commessi crimini durante il processo elettorale per l’Assemblea Nazionale Costituente