J’Adior Venezia sulla maglietta marinara a righe bianca e nera, shorts in pelle nera e decolleté ai piedi, mano nella mano con Fedez elegante in camicia bianca e pantaloni scuri: l’arrivo di Chiara Ferragni al Lido è da star. Tutto come copione: folla di ragazzine ululanti alla Darsena dell’Excelsior, sperando di intercettare il loro mito assoluto, i flash dei fotografi, il sorriso di lei che saluta i follower e agita la mano un po’ lady Diana. Poi, proprio come viene riservato agli ospiti di nome della Mostra del cinema di Venezia, cambio di look e via all’Arsenale per una visita guidata alla Biennale Arte. Glamour modello social e cinema “impegnato” nella ottava giornata della Mostra del Cinema di Venezia, che per il versante cinefilo presenta “Babyteeth” della regista Shannon Murphy e “Lan Xin Da Ju Yuan (Saturday Fiction)” di Ye Lou con la diva Gong Li. L’influencer dalla fama globale, si racconta invece nel documentario “Chiara Ferragni – Unposted” di Elisa Amoruso. «Non c’è un linguaggio codificato come per cinema e televisione», incalza la regista durante l’incontro con la stampa alla 76esima Mostra del cinema, dove il film è stato presentato in anteprima: «Siamo all’inizio del caos e con questo documentario volevamo sollevare interrogativi, non celebrarne la caoticità. Unposted è un ritratto di Chiara, ha quell’intento, ma lei mi ha dato la possibilità di dare voce anche a questo aspetto della nostra società». Chiara Ferragni si è dunque esposta nuovamente per mostrare la sua vita professionale e privata e per essere, ancora una volta, totalmente trasparente con i suoi fan. «Per me è un onore essere qui oggi. Quando me lo hanno comunicato non ci volevo credere ho pianto e brindato con i miei amici. Abbia mo iniziato a girare poco prima del matrimonio e il sogno era proprio quello di portarlo a Venezia. Sembrava troppo grande e invece eccoci qui, ma non mi paragono assolutamente ai divi di Hollywood. Unposted è tutt’altra cosa». Si parla già di evento e non è una novità quando si fa riferimento a ChiaraFerragni. Lungo il corridoio dell’hotel Excelsior, a Venezia, l’imprenditrice digitale cammina svelta e a passo sicuro, quello di chi sa di aver cambiato le carte in tavola, o per lo meno ridefinito parte di quello scenario social che nel documentario Unposted il direttore di Vanity Fair, Simone Marchetti, descrive come “una giungla, un Medioevo digitale di cui stiamo ancora aspettando il Rinascimento”. Il motivo è che non esiste ancora un codice etico, non ci sono delle regole definite, e ognuno può accedere a qualsiasi pubblico divenendo a tutti gli effetti un creatore di contenuti. Chiara Ferragni viene raccontata nel suo privato e nella sua vertiginosa ascesa come influencer e imprenditrice, il documentario sarà presente nelle sale dei cinema dal 17 al 19 settembre. «All’inizio ero spaventata all’idea di raccontare la mia storia a un’altra persona. – ha spiegato la moglie di Fedez – Con Elisa si è creata una bella energia, lei ha avuto la sensibilità di toccare temi profondi della mia vita e mi ha aiutato a scavare dentro di me, incontrare parti che non conoscevo. Ho capito, ancora una volta, quanto mia madre sia stata importante per me: la sua fiducia mi ha sempre fatto sentire speciale». Il documentario, oggi , sarà in prima mondiale, nella sezione Sconfini, è richiesto un rigoroso embargo alla stampa accreditata che lo ha visto il 3 pomeriggio pomeriggio, il resto del soggiorno veneziano non ha bisogno di fonti esclusive.
L’arrivo alla Darsena, l’incontro con i follower, il cambio d’abito, la visita alla Biennale Arte sono altrettante storie di Instagram che la stessa Ferragni, sembra emozionatissima per la serata alle 20.30 alla Sala Giardino (sold out da giorni), ha postato. La coppia, senza il piccolo Leone (perlomeno ancora nessun post a riguardo), alloggia a Venezia. La Ferragni è tornata al Lido per un incontro con 30 giornalisti, mentre stasera dopo la premiere di Unposted festeggerà il film (32 anni e un film sulla sua vita, niente male) con 300 invitati, nell’ex palazzo abbandonato Donà Giovannelli recentemente acquistato dalla società di Paolo Barletta, socio del brand Ferragni. E’ a Cannaregio e l’allestimento sarà curato, a quanto si apprende, da Alessandra Grillo, la stessa wedding planner delle nozze a Noto con Fedez. Si commuoverà la determinata ex fashion blogger? C’è da aspettarselo. Lei stessa ha messo un video in cui piange di emozione e felicità. Nella didascalia si legge: “Per mesi ho pensato a questo momento: pochi giorni prima di presentare il documentario sulla mia vita come mi sentirò? Sarò felice? Orgogliosa? Impaurita? Eccitata?”. Il film, senza spoilerare per carità, prodotto da Francesco Melzi di MeMo Films con Rai Cinema, è autobiografico: Chiara voleva riuscire a far emergere “il vero me, senza filtri” ossia “la mia storia, quella di una ragazza che ha fatto un sogno e che ci ha davvero creduto”, aveva detto a The Hollywood Reporter. L’idea di partenza era mostrare più di quello che le sue brevi storie di Instagram da 15 secondi documentano da anni di lei, sola, al mare, con il figlio Leone, con il marito cantante, mentre sceglie abiti (lei stessa ha un piccolo impero con boutique monomarca a Milano, Parigi, Shanghai e 400 punti vendita e innumerevoli collaborazioni), si prepara alle sfilate. E far innamorare ancora di più di questa donna determinata, talentuosa, brillante, autentica quanto si può esserlo in quel che resta della vita fuori dai post.