Jorge Rodríguez, Ministro della Comunicazione venezuelano ha annunciato la fine del blackout, il quale ha spiegato che da oggi riprendono le attività di lavoro, mentre le scuole resteranno chiuse fino a nuove indicazioni. Come noto, il sistema elettrico del Venezuela, ha subito un blocco senza precedenti anche se lentamente la situazione è in netta ripresa. Il ritorno dell’energia elettrica, purtroppo non coincide con un immediato ritorno alla normalità. Tant’è che nello stato di Carabobo, centronord del Venezuela, si registrano gravi problemi con l’erogazione dell’acqua corrente. E analoghi problemi vengono segnalati in altre zone del paese. Secondo l’azienda idrica Hidrocentro «la rete di accesso dell’acqua potabile a San Diego è stata colpita da vandalismi di persone senza scrupoli, il che ha causato la filtrazioni di sedimenti». Questa deplorevole situazione di vandalismi e saccheggi, si è verificata anche in molte delle zone colpite dal blackout. Circa 150 sono le persone che ad oggi sono state arrestate nella capitale dello stato di Zulia Maracaibo, e nella seconda città del Venezuela. Il sindaco Willy Casanova, del partito di governo, ha rilasciato un’intervista alla emittente Union Radio ha spiegato che «le situazioni violente registrate sono sotto controllo anche se ieri restava ancora qualche gruppo attivo di «delinquenti», che agirebbero non per stato di necessità, dal momento che hanno preso d’assalto perfino negozi di elettrodomestici».
Raffaele Fattopace