Rimane nell’incertezza il futuro della Firema azienda del settore ferroviario in amministrazione controllata. Il ministero dello Sviluppo Economico prende tempo sulla vertenza e sulla proposta di acquisizione che, stando a fonti sindacali, presenterebbe i requisiti utili per andare in porto. Questo quanto esce fuori dall’incontro che si è tenuto a Roma venerdì scorso. Entro fine novembre le parti torneranno ad incontrarsi. A quanto pare ci sarebbe anche una concreta offerta d’acquisto, ma al momento dal ministero nulla traspare sul nome del misterioso acquirente. Secondo i sindacati si tratterebbe di una new company partecipata da una cordata di imprese: una del settore ferroviario, le altre del settore auto motive. Per le segreterie regionali di Fim Fiom Uilm, «al momento non ci sono elementi per poter dare un giudizio sul ventilato progetto di acquisizione, l’unico ritenuto ammissibile dal ministero delle due proposte arrivate, ma l’auspicio è che il percorso sia rigoroso e che si possa finalmente imboccare la via della risoluzione, restituendo un futuro più sereno ai lavoratori». «La Firema – ricordano i sindacati – è in amministrazione controllata dal 2010 e il commissariamento scadrà il prossimo 16 marzo. Dopo questa data si potrebbero spalancare le porte del fallimento. Nello stabilimento di Caserta – uno dei quattro stabilimenti della storica azienda ferroviaria – operano 400 addetti, di cui un centinaio in cassa integrazione straordinaria a rotazione».
« Noi siamo interessati – sottolinea Nicodemo Lanzetta della Fim Cisl – a proposte d’acquisto concrete che possano determinare una vera svolta». La Fiom da parte sua con il segretario provinciale Massimiliano Guglielmi è categorica:«Se ci troveremo di fronte a situazioni che non ci convincono ci faremo sentire senz’altro. E’ necessario mantenere alta l’attenzione e la tensione. Chi riceverà il gruppo Firema deve sapere che dovrà garantire il mantenimento e il rilancio di una eccellenza italiana nel settore della produzione dei veicoli ferroviari».
Solo qualche mese fa ai microfoni di linkabile.it il commissario straordinario Ernesto Stajano ricordava l’impegno profuso in questi quattro anni di commissariamento: «L’impegno è stato molto forte e condiviso con tutte le maestranze, i sindacati e con i dirigenti ancora presenti in Firema. Abbiamo affrontato difficoltà di ogni genere e, soprattutto, il nostro sforzo – ricordava Stajano – è stato volto ad acquisire le commesse necessarie per la prosecuzione dell’attività aziendale. Sono state salvaguardate le attività partendo da una situazione drammatica. Con fatica certo, ma posso dire che abbiamo fatto davvero un buon lavoro. Noi ce la stiamo mettendo tutta per trovare manifestazioni di interesse, perché una cosa è certa questa azienda non merita di morire. Da Caserta, infatti, usciranno circa 49 vetture collaudate. Per quanto ci riguarda rispetteremo gli impegni assunti. Infatti, entro l’anno prossimo saranno completate le commesse regionali di Sepsa. La Firema produrrà treni anche per l’Expò 2015. Da Caserta, infatti, usciranno circa 49 vetture collaudate destinate alla Lombardia e in più siamo stati i primi a mettere sui binari un treno di Metrocampania made in Caserta ora in fase di omologazione».