Da qui la possibilità di non effettuare la seconda dose e di ricevere la prima ad una certa distanza di tempo dall’infezione. La circolare chiarisce infatti che “è possibile considerare la somministrazione di un’unica dose di vaccino” anti-Covid-19 nei soggetti con “pregressa infezione da SARS-CoV-2 (decorsa in maniera sintomatica o asintomatica)”, “purché la vaccinazione venga eseguita ad almeno 3 mesi di distanza dalla documentata infezione e preferibilmente entro i 6 mesi dalla stessa”. La possibilità di un’unica dose non vale, però, per i soggetti con particolari problemi di salute: “Ciò non è da intendersi applicabile – precisa infatti il ministero – ai soggetti che presentino condizioni di immunodeficienza, primitiva o secondaria a trattamenti farmacologici”. In questi soggetti, non essendo prevedibile la protezione immunologica conferita dall’infezione da SARS-CoV-2 e la durata della stessa, si raccomanda dunque di proseguire con la schedula vaccinale proposta, ovvero la doppia dose per i tre vaccini a oggi disponibili. Le raccomandazioni della nuova circolare sono tuttavia modificabili ed il ministero sottolinea che “potrebbero essere oggetto di rivisitazione qualora dovessero emergere e diffondersi varianti di SARS-CoV-2 connotate da un particolare rischio di reinfezione”.
Sono 20.884 i test positivi al coronavirus nelle ultime 24 ore in Italia, che portano il totale dei contagiati a 2.976.274. Martedì i positivi erano stati 17.083. L’incremento delle vittime in un giorno, secondo i dati del ministero della Salute, è di 347. Dall’inizio della pandemia sono morte 98.635 persone.
Ad oggi in Italia, secondo i dati del ministero della Salute, ci sono 437.421 attualmente positivi, in aumento di 6.425 rispetto alla giornata di martedì. I guariti e i dimessi dall’inizio dell’emergenza sono invece 2.440.218 con un incremento di 14.068 nelle ultime 24 ore.
Sono stati effettuati 358.884 tamponi (molecolari e antigenici) per il coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore. Martedì i test, secondo i dati del ministero della Salute, erano stati 335.983. Il tasso di positività è al 5,8%, in aumento rispetto al 5,1% di martedì.
Sono 1325 i nuovi positivi al Coronavirus registrati a Brescia, la provincia ora in ‘arancione spinto’ dove continuano ad aumentare i casi. Si tratta di quasi il 30% dei 4590 contagi da Coronavirus registrati in Lombardia. Anche Milano è oltre i mille casi, esattamente 1026, mentre sono 356 a Monza, 296 a Varese, 295 a Como, 278 a Pavia, 249 a Bergamo, 217 a Mantova, 165 a Cremona, 139 a Lecco, 83 a Sondrio e 63 a Lodi.
Ansa